E’ stato presentato questa mattina il rapporto Aifa ‘L’uso degli antibiotici in Italia’ 2019 che descrive l’andamento dei consumi e della spesa di questa classe di farmaci nell’uomo e consente di identificare le aree di potenziale inappropriatezza. Le analisi riguardano l’uso degli antibiotici in regime di assistenza convenzionata, con focus sui consumi nella popolazione pediatrica e sulle prescrizioni di fluorochinoloni in sottogruppi specifici di popolazione.
Oltre all’analisi sull’uso degli antibiotici in ambito ospedaliero, è stata inclusa anche quella sull’acquisto privato di antibiotici di fascia A e la valutazione degli indicatori di appropriatezza prescrittiva.
Nel triennio 2016-19 si è registrata una crescita dei consumi ospedalieri, quando era prevista una riduzione maggiore del 5% nel 2020. I consumi in assistenza convenzionata nel triennio si riducono del 5,8%, al di sotto dell’obiettivo per il 2020 (riduzione maggiore del10%).
Ridotto il consumo di fluorochinoloni, ma si registrano ancora aree di inappropriatezza nell’uso. L’antibiotico più utilizzato è l’associazione amoxicillina/acido clavulanico, di cui emerge un probabile sovra-utilizzo rispetto all’amoxicillina, specie in ambito pediatrico.
Per valutare l’impatto dell’epidemia da COVID-19, il consumo di antibiotici registrato nel primo semestre 2020 è stato confrontato con quello dello stesso periodo del 2019, sia nell’ambito dell’assistenza farmaceutica convenzionata sia in quello degli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche.