A sessant’anni dal tragico incidente automobilistico (4 gennaio 1960) che costò la vita al Premio Nobel per la letteratura Albert Camus, la compagnia Petit Soleil porta in scena al Teatro San Giovanni di Trieste il suo capolavoro teatrale ‘Il Malinteso’, venerdì 17 e sabato 18 gennaio, ore 20.30, mentre domenica 19 gennaio, alle 17.30.
In questa tragedia più che i personaggi conta l’azione. Due donne assassinano un uomo a scopo di lucro. Non è il primo; solo che questa volta si tratta del rispettivo figlio e fratello che esse – madre e sorella – non hanno riconosciuto. La situazione è contro la logica comune, assurda; ma lo è alla stessa maniera in cui lo erano le vicende e gli intrecci del teatro elisabettiano e, più indietro, di quello classico greco.
Concentriamoci un attimo sull’assurdità della condizione umana e l’inevitabile conseguente solitudine sia sull’unica possibilità che l’uomo ha di fronte all’assurdo: affidarsi alla più semplice sincerità della parola. Quello che fa la differenza, nelle vicende dei personaggi della tragedia, sta proprio nel non dire. Niente di più vero e riscontrabile: cosa che capita spesso nella vita di tutti i giorni, con risvolti magari meno tragici, ma riflette comunque, sempre, le carenze ed i limiti del linguaggio e della comunicazione. Molto spesso gli esiti delle nostre esistenze sono affidati proprio alle parole che non abbiamo detto, sia quando non abbiamo avuto il coraggio di farlo sia quando abbiamo scelto coscientemente di non farlo.
Come avvicinarsi a questa fiaba terribile, se non raccontandola per immagini e per suoni e con un ritmo delicato e leggero in cui ci si dimentica d’un tratto della vicenda narrata; se non costruendo con precisione e sicurezza ogni gesto degli attori che si muovono in una scenografia simbolica.
Un mondo di fantasia di teatro dove ci si abbandona all’attesa del momento successivo. Un mondo dove convivono racconto e partecipazione emotiva che seguono i battiti precisi di un rituale di cui, senza saperlo, siamo parte integrante e insieme appassionato oggetto di sacrificio.