Un nemico invisibile, il film documentario di Riccardo Campagna e Federico Savonitto, dopo l’anteprima alla 19esima edizione delle Giornate degli Autori-Notti Veneziane, sarà presentato fuori concorso al 34esimo Trieste film Festival domenica 22 gennaio, alle 22 al Teatro Miela. Distribuito da Lo Scrittoio- Cinema d’autore, il documentario narra la vicenda della famiglia Rasman a partire dalla morte del figlio e fratello Riccardo.
Il 27 ottobre 2006 a Trieste, Riccardo Rasman, un ragazzo con disabilità mentali, è stato brutalmente ucciso nella sua abitazione durante un intervento della Polizia, che agì senza motivo con la forza bruta, sfondando la porta del suo appartamento e picchiandolo duramente dopo avergli legato mani e piedi con del filo di ferro e sedendosi sul suo corpo fino a provocarne la morte.
Per i genitori novantenni e la sorella Giuliana la blanda condanna inflitta ai poliziotti è insufficiente, ma nessuno sembra disposto a prestare loro ascolto. Ciò nonostante non hanno mai smesso di battersi per ottenere verità e giustizia per il fratello. Mentre i familiari tentano di elaborare un avvenimento incomprensibile si fanno nel contempo strada teorie ed interpretazioni alternative che diano conto di tutte le ingiustizie subite. Dietro la morte di Riccardo potrebbe infatti celarsi lo stesso nemico che da anni ordisce piani per appropriarsi del loro terreno. La verità sfugge ad ogni tentativo di approfondimento, l’unico dato certo rimane una mancanza così lacerante da far desiderare la fine del mondo.
“Questo film – spiegano i registi Riccardo Campagna e Federico Savonitto- nasce dal desiderio di approfondire una vicenda ingiustamente lasciata ai margini della cronaca, la morte di Riccardo Rasman. Ci siamo serviti della narrazione – per affrontare la complessità di una vicenda che non può essere ridotta ad alcuna semplificazione. Da una storia con un forte tema civile si arriva ad affrontare un tema ancora più universale della condizione umana, come la necessità di dare un senso alla disperazione di una madre a cui viene tolto un figlio senza ragione”.
“Da sempre il nostro interesse è rivolto al cinema di qualità – segnalano i responsabili de Lo Scrittoio – con particolare attenzione alle opere prime e seconde sia di finzione sia di cinema del reale. In particolare, siamo molto legati a questo progetto che abbiamo curato anche in fase di realizzazione con la story editor Cinzia Masòtina; naturale quindi accompagnarlo ora nel percorso distributivo per cercare di far conoscere al pubblico una storia purtroppo ancora poco nota”.
I registi: Riccardo Campagna è un regista di documentari interessato ad esplorare nuovi linguaggi e ad approfondire paradossi insoluti dell’uomo. Il suo ultimo lavoro, Ars Longa Vita Brevis, realizzato come saggio finale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, ha girato per festival nazionali ed internazionali, venendo tradotto in 5 lingue e ottenendo diversi premi e menzioni speciali.
Federico Savonitto è un regista e produttore italiano incline a descrivere aspetti invisibili della realtà. Dopo la laurea a Trieste, frequenta la sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2014 fonda Takaità Film. Dirige, produce e realizza diversi film documentari, tra cui La fine che non ho fatto, Pellegrino, In un futuro aprile. Le sue opere hanno ottenuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali.
La story editor: Cinzia Masòtina è una sceneggiatrice e story editor, docente di scrittura per il cinema, docente all’Alta Scuola di Serialità Televisiva di Milano; tra gli ultimi lavori attualmente nelle sale il docu-film Noi ce la siamo cavata (regia di G.M Albano); Carlo Porta, poeta (regia di F.Martina).