L’estate a Trieste ha i suoni che non ti aspetti: quelli del passato, in particolare quelli del rock anni ’70, specie d’area progressive. Il Summer Rock organizzato dall’associazione Musica libera, che dà spazio anche ai gruppi locali, porta da anni alcuni dei giganti – o dei dinosauri, a seconda dei punti di vista – del prog storico. Quest’anno il programma è partito con un doppio omaggio a Frank Zappa e venerdì 2 propone una serata un po’ diversa dalle solite: quella con la Universal Band, tributo ufficiale – guidato dal tastierista originale Fabrice Quagliotti – ai Rockets, al loro sound spaziale (tra space rock e, in seguito, elettropop) e persino al look, con tanto di pelle argentata. Ad aprire la serata, Sezione Frenante, band nata nella prima metà degli anni ‘70 e rinata con il nuovo millennio e il rinnovato entusiasmo per il prog.
Il 3 agosto, sul palco di San Giusto saliranno Ian Paice e la Purple Night per dare vita a una serata dedicata al mito dei Deep Purple. Tribute band italiana nata nel 2015 sulle ceneri di una formazione pre-esistente, offre un tuffo nelle atmosfere hard degli anni ‘70 condite da jam, feeling e improvvisazione. Il batterista Ian Paice – l’elemento più ‘longevo’ all’interno degli attuali Deep Purple – alterna da diversi anni un’attività con la sua band e con i ‘tributi’ alla stessa, quasi senza differenza. Domenica 4, un’altra leggenda del prog, in questo caso della seconda ondata (Anni ’80): Steve Rothery, l’ex chitarrista e membro fondatore dei Marillion. ‘Steve Rothery plays Marillion’ è un omaggio a una carriera che dura da quattro decenni, con l’ausilio sul palco di Riccardo Romano, polistrumentista, compositore e cantante.