Il regista e drammaturgo argentino Claudio Tolcachir guida la trentesima edizione dell’Ecole des Maîtres, il corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale progettato e promosso da sette importanti istituzioni teatrali di Italia, Belgio, Francia e Portogallo. Da questa edizione, il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa condividerà la cura del progetto per l’Italia assieme al CSS.
L’Ecole, pensata per attrici e attori europei, si svilupperà dal 26 agosto al 5 settembre negli spazi di Villa Manin di Passariano e proseguirà con fasi di lavoro e di presentazione pubblica nelle sedi europee di Liegi, Lisbona, Coimbra, Milano, Caen, Reims. Le due dimostrazioni aperte al pubblico per l’Italia saranno il 5 settembre a Villa Manin e il 21 settembre al Piccolo Teatro di Milano.
L’obiettivo formativo è innescare una relazione fra giovani attrici e attori, formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa già attivi come professionisti, e rinomati registi e registe della scena internazionale, per dare vita a un’esperienza di lavoro fortemente finalizzata al confronto e allo scambio di competenze sui metodi e le pratiche di messinscena, partendo da testi, lingue e linguaggi artistici differenti, nel corso di atelier a carattere itinerante.
Alla guida dell’Ecole des Maîtres ci sarà per questa edizione il drammaturgo, regista e attore argentino Claudio Tolcachir. Rappresentato in più di venti Paesi e tradotto in sei lingue, dal 2001 Tolcachir dirige, insieme all’omonima compagnia da lui fondata nel 1998, lo spazio culturale Timbre 4, a Buenos Aires. Ha una pluriennale esperienza come pedagogo e ha tenuto seminari di perfezionamento in Italia (in due edizioni della Biennale di Venezia), Francia, Spagna, Cile, Brasile, Uruguay, Perú e Stati Uniti.
Durante l’Ecole, Claudio Tolcachir lavorerà con gli allievi a un progetto intitolato ‘La creazione accidentale’. “Credo in un teatro che vibra, latente, pericoloso, in cui quello che è più significativo non affiora in superficie” dichiara il nuovo maestro dell’Ecole. “E attraverso questo percorso, desidero allora aiutare ognuno degli allievi a scoprire parti non transitate della propria natura. Vorrei accompagnarli nell’esplorazione di una creatività flessibile e delicata; costruire insieme un cammino nel vuoto, che ci permetta una creazione libera da strutture preconcette, legate a ciò che già conosciamo. Un umile e profondo lavoro di libertà, osservazione, creazione e comunicazione all’interno di una concezione di rete e di gruppo. La natura di ciò che siamo, ciò che portiamo con noi, che è imperfetto, accidentale, pieno di umanità, rimane spesso fuori dal nostro lavoro d’attore. E questo materiale, assolutamente personale, è quello che mi interessa”.