Da Venezia a Udine per rilanciare la nuova stagione del grande cinema di qualità. Dopo che Il grande passo e Tenet hanno rotto il ghiaccio, ora è il festival di Venezia a mostrare la via portando in sala titoli imperdibili che raccontano la vitalità del cinema Italiano. Questa settimana due titoli importanti, necessari e scomodi approdano al Cinema Centrale.
Notturno, in sala già mercoledì 9 settembre, segna il ritorno di Gianfranco Rosi dopo Fuocoammare che, tra denuncia e poesia, disegna un viaggio nel dolore e nella vita delle guerre del Medio Oriente cantando l’umanità profonda del reale. Girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, Notturno racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’Isis.
Altro titolo “scomodo” è Non odiare (in arrivo giovedì 10) di Mauro Mancini con Alessandro Gassmann, unico italiano in concorso alla Settimana della Critica. Simone, affermato chirurgo di origine ebraica, soccorre un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa ne rintraccia la famiglia. Un racconto davvero contemporaneo che incrocia la recrudescenza nazista tra i giovani e la borghesia ebraica che vive nel dolore perenne di una ferita mai rimarginata.