Il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante: a fronte della crisi anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor e conquista le platee. Ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti. La Berlino degli Anni Trenta fa da sfondo a una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità: tra battute di spirito e divertenti equivoci si legge la critica a una società bigotta e superficiale, sempre pronta a giudicare dalle apparenze. È Veronica Pivetti a cimentarsi nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale. Viktor und Viktoria sarà al Teatro Verdi di Gorizia sabato 23 alle 20.45, nell’ambito del cartellone di Prosa.
In una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar un’attrice di provincia, Susanne Weber approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. Il freddo e la miseria le hanno congelato le membra, e anche il cuore non è rimasto illeso. L’incontro con un collega attore, Vito Esposito (interpretato da Yari Gugliucci) immigrato italiano, sembra cambiarle la vita. E mentre la città subisce gli umori delle nascenti forze nazionalsocialiste di Hitler in lotta con gli spartachisti dell’estrema sinistra, Susanne e Vito s’immergono negli eccessi della vita notturna weimeriana. La coppia condivide fame, scene e battute e, alla fine, anche sesso e identità. Ed è per proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa un acclamato e affascinante en travesti, anche grazie all’aggiunta di un colorato, buffo e stravagante fallo di cotone che diventa l’emblema del loro piccolo grande segreto. Viktor und Viktoria è acclamato in tutti i palcoscenici d’Europa, finchè, tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein (Giorgio Lupano) sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo, anche il conte ha un segreto e la liaison si complica, e mentre a Berlino la situazione politica degenera precipitosamente, la nostra protagonista sarà costretta a fare le sue scelte sentimentali e di vita.
«Questo spettacolo non si rifà al film del 1982 diretto da Blake Edwards e interpretato dalla mitica Julie Andrews, bensì alla precedente vecchia pellicola del 1934. Siamo in una Berlino ricca di creatività, estremamente libera e disinvolta, una città di grande apertura mentale, sociale e culturale. Dopo i fasti della Repubblica di Weimar e la crisi del 1929, ci troviamo in un’epoca contraddittoria su cui incombe l’ombra del nazismo, che tuttavia non viene ancora considerato una minaccia, anzi Hitler a quel tempo viene preso in giro, è considerato una macchietta, sottovalutato. Non si immagina nemmeno lontanamente cosa accadrà in seguito», racconta Veronica Pivetti. E aggiunge: «È una commedia che parla di diritti e del riconoscimento dei diritti, un argomento molto attuale, ci sono molti punti di contatto con i nostri tempi. È uno spettacolo che portiamo in scena perché ci è sembrato il momento giusto per farlo per il momento storico in cui viviamo. Si parla di immigrazione, allora come oggi un problema sentito. Ma è soprattutto un inno contro i pregiudizi. Ed è l’amore che muove tutto, generando la crisi».
I biglietti per la stagione artistica del Verdi sono in vendita online sul circuito Vivaticket e nel botteghino del Teatro Verdi, in corso Italia, aperto da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30 (tel. 0481/383602).
Una stagione che emozionerà, divertirà e farà riflettere, con una carrellata di grandi nomi, compagnie prestigiose, la rinnovata collaborazione con le realtà culturali del territorio e una sempre elevata attenzione per famiglie, bambini e studenti: è la stagione artistica 2018/2019 del Teatro Verdi di Gorizia. 29 gli appuntamenti inseriti nel cartellone dal direttore artistico Walter Mramor, di cui: otto di Prosa, sei di Musica e Balletto, quattro Eventi (due Smile e due Musical), cinque della sezione Verdi Off, sei spettacoli Verdi Young (due matinée per le scuole e quattro pomeridiane per le famiglie). A questi si aggiunge un progetto speciale composto da otto recite, ovvero la visita guidata teatralizzata Viaggio nella scatola magica. Tanti i personaggi di spicco che saranno in scena, tra cui: Leo Gullotta, Marco Paolini, Pintus, Geppy Cucciari, Veronica Pivetti, Elio, Giovanni Allevi, i Legnanesi, Mariangela D’Abbraccio, Geppy Gleijeses, Ariella Reggio, Alessandro Fullin, Massimo Lopez, Tullio Solenghi e Beppe Fiorello. Riconfermato il filone Verdi Off, introdotto lo scorso anno con una duplice finalità: allargare ulteriormente la platea di spettatori, coinvolgendo in prima persona giovani e universitari, e offrire una visione lucida del quotidiano, attraverso proposte originali di compagnie riconosciute e pluripremiate.
Prosa (8 spettacoli)
Ultimo appuntamento del cartellone giovedì 28 marzo: Geppi Cucciari sarà Perfetta, monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, fornendo una radiografia sociale, emotiva e fisica, di 28 comici e disperati giorni della sua vita.
Musica e balletto (6 spettacoli)
14 marzo Il Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio porterà gli spettatori in un’ambientazione dal gusto anni Venti, ma fortemente contemporanea. Un luogo carico di energia, luce e vita dove i musicisti, posti su appositi piani sfalsati in altezza, che delimiteranno uno spazio a sviluppo circolare tagliato da una parete di pannelli specchianti, si muoveranno protagonisti nelle loro fughe musicali ed esistenziali. Nella doppia veste di narratore e baritono, mercoledì 3 aprile Elio darà vita a una rielaborazione de Il Flauto Magico di Vivian Lamarque intrecciata a parti del libretto originale, dando voce ai differenti personaggi e interpretando anche vocalmente la celebre aria e i duetti del buffo uccellatore Papageno. Il tutto con la presenza costante della musica eseguita dall’Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker e dal soprano Cristiano Scilla. Venerdì 22 marzo (non giovedì 28 febbraio) gli irresistibili Chicos Mambo, compagnia tutta al maschile, versione francese dei newyorchesi Ballets Trockadero de Montecarlo, metteranno in scena il loro ultimo imperdibile spettacolo: Tutu, una danza en travesti rigorosissima, divertente all’ennesima potenza.
Eventi Smile (2 spettacoli)
C’è chi parla con il cane e lo fa mentre lo veste, c’è chi guida mentre manda messaggi con il cellulare e c’è chi vuole fare la rivoluzione ma solo su Facebook, c’è chi parcheggia la macchina nel posto riservati ai disabili “tanto sono 5 solo minuti”. Piccoli segnali secondo il travolgente Pintus che fanno presagire un ritorno dei Dinosauri. Il comico triestino ne parlerà nel suo nuovo spettacolo, Destinati all’estinzione, al Verdi a Gorizia mercoledì 6 marzo. L’eterno incontro/scontro tra uomo e donna, tra manie, difetti e diversi modi di pensare e comportarsi sarà raccontato in Caveman – L’uomo delle caverne da Maurizio Colombi mercoledì 17 aprile. Il testo originale, che nasce da Rob Becker, è frutto di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia. La versione italiana si è affermata come la migliore interpretazione nel mondo, da cui hanno preso ispirazione poi all’estero.
Eventi Musical (2 spettacoli)
A nove anni di distanza dal debutto, We will rock you torna sulle scene italiane con una produzione nuova e completamente originale sia nella regia (a cura di Tim Luscombe) che nella scenografia e coreografie, oltre che nel cast e musicisti che interpreteranno martedì 9 aprile i più grandi successi dei Queen.
Verdi Off (5 spettacoli)
Giovedì 21 marzo (S)Legati, di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, è ispirato all’incredibile storia degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, accomunati dall’ambizioso sogno di essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande. Ma è anche la storia di un’amicizia e della corda che, durante quella terribile impresa, lega i due giovani. Nina’s Drag Queens condurrà il pubblico venerdì 5 aprile ne Il giardino di ciliegi: la terra dell’infanzia, del sogno a occhi aperti, l’orizzonte dell’ancora possibile, dove abitano sei donne-albero in attesa della fine. Le creature annodano mille piccole vicende attorno a un’unica grande tragedia familiare: sono viaggiatrici senza passaporto, dive senza palcoscenico, eroine tragiche senza tragedia che ridono spesso, ma sempre con le lacrime agli occhi.
Verdi Young matinée (2 spettacoli)
Il classico della letteratura inglese Frankestein martedì 19 marzo sarà portato in scena in una versione in cui l’atmosfera inquietante è condita con momenti comici ispirati ai film di Mel Brooks e altri. La musica è scelta tra i più famosi brani di colonne sonore di film di suspense da Hitchcock a Dario Argento, con sono nove quadri scenografici ricchi nei dettagli per creare ambienti suggestivi e credibili e con costumi d’epoca curati in ogni particolare per rendere veri i personaggi. Lo spettacolo è in lingua inglese.