Sono ormai più di 10 anni che con il suo pianoforte a coda raggiunge le piazze, le strade e gli angoli più inediti e nascosti delle città per regalare ai passanti la gioia e la magia di un concerto inaspettato. Un pianista talmente “fuori posto” da esibirsi anche in volo sopra Venezia o sospeso su un lago fino a raggiungere i corridoi degli ospedali. E proprio “pianista fuori posto” è diventato il nome d’arte del padovano Paolo Zanarella che a un certo punto ha lasciato la sua professione per portare e il suo pianoforte le sue note nei luoghi più curiosi e imprevedibili.
L’associazione PianoFVG – promotrice a Sacile dell’omonimo Concorso pianistico internazionale, in assoluto tra i più prestigiosi al mondo – ha scelto questo artista-simbolo della passione per la musica quale ideale “ambasciatore” del forte desiderio di ripartenza che noi tutti viviamo. Ripartire è l’unica speranza è il motto che accompagna l’incursione a sorpresa del pianista fuori posto ieri, domenica 14 marzo, a Trieste, sul Passaggio Joyce, conosciuto come Ponte Curto, dove le sue note hanno risuonato a testimonianza del desiderio e la necessità che la cultura non venga fermata.
«PianoFVG non ha mai interrotto la sua attività – spiega il direttore artistico Davide Fregona. Nei giorni corsi abbiamo concluso le audizioni da remoto del nostro Concorso pianistico internazionale con la selezione di alcuni tra i talenti più promettenti in circolazione, provenienti da Corea, Cina, Albania, ma anche dall’Italia, e perfino dalla nostra regione. Sette straordinari, giovani pianisti che vorremmo far sfidare in presenza a Sacile, sede del Concorso, nell’ultima prova e nella finalissima con Orchestra fissata a primavera inoltrata». E proprio per segnalare la necessità di non abbandonare la cultura ma consentite agli artisti di continuare ad esibirsi, anche in assenza di pubblico, PianoFVG ha voluto lanciare un segnale di fiducia perché “ripartire è l’unica speranza!”