Per fare l’elenco degli artisti regionali vincitori a Sanremo bastano poche righe. Anche per fare l’elenco completo, che comprende Lodovica Comello, che a carriera già avviata tentò invano la sorte nel 2017. A meno di non voler considerare la carta d’identità, che per il Francesco Renga trionfatore nel 2005 recita ‘Udine’ (solo perché il padre lavorava a Pontebba: a 3 anni era già a Brescia), o ‘retrodatare’ la friulanità acquisita di Alice, oggi residente a Tricesimo, che 40 anni fa sbaragliò la concorrenza all’Ariston con Per Elisa.
Il resto è numericamente poca cosa: Elisa Toffoli, che nel 2001 stravinse con Luce (Tramonti a Nord Est), ma non si è mai sentita davvero ‘friulana’, quanto – giustamente – bisiaca. Monfalconese solo di nascita è Gino Paoli, ‘solo’ terzo e ‘premio alla carriera’ al Festival, mentre di Trieste è il Teddy Reno tre volte sul podio negli anni ’50 -’60 (e Sergio Endrigo, nato a Pola quando era ancora italiana? Non solleviamo polemiche…).
Poi ci sarebbero altri ‘presunti’ friulani di discendenza e/o per background musicale, ma non esageriamo! L’edizione 2021 è leggermente più ‘ricca’, nel senso che presenta ben due artisti nati a Pordenone: il primo è Davide Toffolo, fumettista e leader della band ‘indipendente’ Tre allegri ragazzi morti, che però si esibirà col progetto Extraliscio. La seconda è Francesca Mesiano, che dopo una carriera come Dj con l’alias di California, da qualche anno forma con Fausto ‘Lama’ Zanardelli i Coma_Cose, un mix tra rap ‘vecchia scuola’, melodie alla Mogol-Battisti e giochi di parole che potrebbe essere una delle sorprese dell’anno.
Finita qui? Beh, sì, a meno di non voler far rientrare tra i ‘friulani acquisiti’ Lodo Guenzi, voce de Lo Stato Sociale, che ha frequentato la Civica accademia d’arte drammatica ‘Nico Pepe’ di Udine. Aspettiamo ancora?