Si è spento ieri sera a Trieste il regista Franco Giraldi. Aveva 89 anni e da qualche giorno era stato trasferito dalla casa di riposo dove viveva in una struttura sanitaria, dopo aver scoperto di essere positivo al Covid-19.
Classe 1931, partigiano, si traferì a Roma negli anni ’50, dove fu aiuto regista di Gillo Pontecorvo, Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo. Esordì alla fine degli anni ’60 nel filone del Western all’italiana e della commedia di costume; fu anche aiuto regista di Sergio Leone nel film ‘Per un pugno di dollari’. Critico cinematografico per l’Unità, fondò, con Tullio Kezich e Callisto Cosulich, il Circolo del Cinema di Trieste.
Negli anni ’70 lavorò anche per la televisione realizzando vari sceneggiati, tra i quali la serie dedicata a Pepe Carvalho, l’investigatore dei romanzi di Manuel Vázquez Montalbán. Nel 2009, dopo essere rimasto vedovo, era tornato in Friuli Venezia Giulia.
“Sloveno per parte di madre, istriano per parte di padre, Franco Giraldi ha portato in sé la sensibilità della sua terra. Ho avuto l’onore di conoscerlo in uno straordinario momento del festival del cinema a Trieste e di mediare in sloveno un suo ritratto televisivo. Se n’è andato in una giornata di bora e di freddo. Sul Carso, dove era nato e di cui parlava con nostalgia”, ricorda la senatrice triestina Tatjana Rojc.
“Giraldi aveva sviluppato un’arte delicata e profonda – aggiunge Rojc – nel raccontare anche le storie delle nostre terre riprendendo autori come Quarantotti Gambini, Stuparich, Vegliani. Pur lavorando con grandi registi e grandi attori ha mantenuto una sua ‘scontrosa grazia’ che scaturiva dalla sua naturale riservatezza. Parlava poco di sé, intrecciando il sapere con una particolare consapevolezza delle grandi lezioni della storia”.
Foto tratta dal documentario ‘Doc Portrait: Franco Giraldi’ Pilgrim Film – Cappella Underground (qui il link)