“Il paradigma romantico”, focus della nuova edizione del Festival Internazionale di Musica di Portoguraro, non può prescindere dal “re” degli strumenti, il romanticissimo pianoforte, cui viene dedicato il concerto inaugurale del 20 agosto al Teatro Russolo di Portogruaro, con inizio alle ore 21.
Un pianoforte, peraltro, in una veste del tutto particolare: Roberto Prosseda, pianista di grande fama e attento ricercatore, sale infatti sul palcoscenico con il suo pedal piano detto anche piano-pédalier o Pedalflügel, un pianoforte doppio, dotato di una pedaliera simile all’organo, per affrontare un repertorio Sette-Ottocentesco appositamente scritto per esso, con brani tratti dai cataloghi di Mozart, Schumann, Mendelssohn, Gounod, Liszt e Alkan.
Questo strumento, che nei secoli scorsi era suonato nei salotti e nei teatri e contava diverse composizioni appositamente concepite (era uno strumento molto caro a Mozart e allo stesso Schumann), è attualmente quasi scomparso dalle sale da concerto e dalla storia della musica ed è stato recentemente riscoperto grazie proprio a Prosseda, che a tutt’oggi è l’unico ad esibirsi al piano-pédalier.
Nella stessa giornata inaugurale, alle ore 18 nella Sala Consiliare del Municipio di Portogruaro, Roberto Prosseda racconta la storia, i “trucchi”, la funzione del pedal piano nella prima delle “Penombre”, ciclo di incontri di approfondimento con illustri musicologi e critici, arricchiti dalla degustazione di pregiati vini del territorio.
Roberto Prosseda ha recentemente guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle incisioni Decca dedicate alla musica pianistica di Felix Mendelssohn, che ha inciso integralmente. È vincitore di numerosi premi discografici (CHOC di Le Monde de la Musique-Classica, il Diapason d’Or …) e suona le principali orchestre (London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, Bruxelles Philharmonic…). Con la Gewandhaus Orchester diretta da Riccardo Chailly ha inciso il Concerto inedito in mi minore di Mendelssohn, pubblicato dalla Decca. Con il piano-pédalier si è esibito, tra gli altri, con i Berliner Symphoniker, la Staatskapelle di Weimar, la London Philharmonic Orchestra. Ha inciso i quattro brani di Gounod per pedalpiano e orchestra in un CD Hyperion con l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Howard Shelley.
Il programma della serata di inaugurazione del Festival di Portogruaro esordisce con Mozart e la sua Fantasia in do minore K475: è noto che il salisburghese egli possedeva un piano-pédalier costruito su sua commissione da Anton Walter e non è escluso che la Fantasia in programma sia stata concepita da un’improvvisazione pubblica dello stesso Mozart durante un concerto.
Centrali, per la visione romantica, i repertori scelti da Prosseda dal catalogo di Schumann e Mendelssohn: di Schumann esegue tre studi tratti dagli ispiratissimi Sechs kanonische Etüden für den Pedalflügel op. 56, pagine di poetica saggezza e sublime equilibrio.
Le pagine di Mendelssohn (anch’egli aveva un pedal piano a coda e fu il primo a istituire al Conservatorio di Lipsia nel 1843 una cattedra dedicata allo strumento) sono tra le più celebri del compositore: i Lieder ohne Worte, per pianoforte, sono conosciuti in italiano come Romanze senza parole e hanno una cantabilità di chiara origine vocale. Intensamente lirico è anche il Rondò capriccioso op. 14 sempre di Mendelssohn, il cui tema principale anticipa le atmosfere dell’Ouverture del Sogno di una notte di mezza estate.
A seguire due momenti per piano-pédalier di Charles Gounod (che per pedal piano e orchestra ha scritto ben quattro composizioni): la Marcia funebre per una marionetta (celebre la versione orchestrale, usata come sigla della serie televisiva “Alfred Hitchcock presenta”), rivista da Giuseppe Lupis per piano-pédalier su commissione di Prosseda. E lo Scherzo, secondo movimento del Concerto in mi bemolle maggiore, eseguibile anche senza l’orchestra, in una versione che mantiene intatto il carattere elfico, quasi post-mendelssohniano, che pervade la composizione.
Autore fondamentale per il repertorio per piano-pédalier è stato il francese Valentin Alkan, il più prolifico e innovativo autore di brani per questo strumento, oltre che riconosciuto virtuoso. Alkan ha composto più di tre ore di musica per piano-pédalier; a Portogruaro Prosseda persenta tre delle 13 Prières op. 66 e il terzo e quarto degli 11 Grands Préludes op. 66, che dimostrano come Alkan sfruttasse appieno le potenzialità timbriche e gestuali dello strumento.
Chiude il concerto una celebre perla pianistica di Franz Liszt, dalla raccolta Années de Pèlerinage, Italie: la Fantasia quasi Sonata “après une lecture de Dante”, un affresco musicale di vaste dimensioni ispirato alla Divina Commedia e in particolare all’Inferno. Anche Liszt, come gli altri compositori inclusi in questo programma, aveva un piano-pédalier e compose alcuni brani per organo con la dicitura “für orgel oder pedalflügel”.
Info sul festival: www.festivalportogruaro.it
Info biglietteria: http://www.festivalportogruaro.it/biglietteria-festival-2019/