Il cammino deludente degli ultimi campionati non deve far dimenticare, come ripete sempre lo speaker dello stadio Friuli, che l’Udinese è la squadra dei “primi, veri bianconeri d’Italia”. Dopo il centenario nel 1996, è quindi il momento di celebrare i 125 anni dall’istituzione della Società Udinese di Ginnastica e Scherma, nata formalmente in una data identificata col 30 novembre 1896. Anche se già nel ‘95 gli udinesi avevano partecipato a un incontro di calcio a Roma, il 1896 è noto come l’anno dello ‘scudetto fantasma’: il torneo vinto a Treviso nel primo campionato nazionale di calcio in Italia, non riconosciuto però dalla Federazione, che nacque due anni dopo.
Il primo scudetto andò alla più grande mobile decaduta del calcio italiano: il Genoa. E siccome la storia, da queste parti, è stata spesso avara di soddisfazioni, pure il gagliardetto che ricorda quel primo trionfo non esiste più, trafugato dalle truppe di occupazione durante la Grande Guerra!
Alcuni storici del calcio fanno coincidere la nascita ufficiale della società udinese al 5 luglio 1911, quando alcuni ginnasti con a capo Luigi dal Dan, il primo presidente, costituiscono all’interno della polisportiva l’Associazione Calcio Udinese, iscritta alla Figc. I primi decenni di storia sono pioneristici, anche se qui nascono futuri campioni come Alfredo Foni, campione olimpico nel 1936 e mondiale 2 anni dopo, mentre la squadra vaga tra Prima e Seconda divisione (le vecchie A e B) e finisce in ‘C’ fino alla stagione 1938-1939. Ben più sostanziosa la presenza nella massima serie negli Anni ’50, quando sfiora addirittura lo scudetto nel 1955, prima però di essere retrocessa per un illecito sportivo dell’anno prima.
Dal ’63 inizia il periodo più buio: 13 anni tutti in C, tra crisi, delusioni, rifondazioni, la nascita della società per azioni Udinese Calcio e l’inaugurazione del nuovo Stadio ‘Friuli’ nell’anno qui più difficile della seconda metà del secolo, il 1976. Tre anni dopo, nel 1979, il ritorno in A con il doppio salto della squadra di Giacomini e l’avvio di quella storia moderna che arriva fino a oggi, interrotta da tre retrocessioni (e 4 campionati in B), l’arrivo nel 1983 di uno dei più grandi campioni di sempre, Zico, e l’inizio nel 1986 dell’era-Pozzo, oggi il più longevo dei proprietari di club in serie A.
Il resto è più cronaca che storia, e se è storia vogliamo ricordarne i momenti d’oro: la prima Uefa con Zaccheroni nel 1996-1997, con Bierhoff primo bianconero in cima alla classifica marcatori; la prima qualificazione Champions di Spalletti nel 2005; la squadra di Guidolin che batte (quasi) tutti i record nel 2011 grazie anche al più grande di tutti, Di Natale.
Resta il gioiellino dello stadio rinnovato col brand Dacia Arena nel 2016, il presente con la holding che ha un piede in Friuli e uno Oltremanica (e grazie alla quale possiamo permetterci giocatori ‘fuori budget’). Ecco: magari un’occhiata a questi primi 125 anni può far capire ai bianconeri del 2021 quale sia la storia alle loro spalle e perché il pubblico si aspetta sempre il massimo da loro ad ogni partita!
L’ALBO D’ORO
Finalista di Coppa Italia (1922)
Primo posto serie B (1956, 1979)
Coppa Anglo-Italiana (1978)
Coppa Italia Serie C (1980)
Coppa Mitropa (1980)
Campionato Primavera (1981)
Coppa Italia Primavera (1991)
Coppa Intertoto (2000)
I RECORD
Miglior piazzamento:
2° posto serie A (1954-55)
Partecipazioni
Coppa Uefa/Europa League: 12
Partecipazioni
Champions League: 3
Stagioni in serie A: 49
Stagioni consecutive in A: 25
Record di punti: 66 (2010-2011)
Record di vittorie: 20 (2010-11)
Record di gol: 66 (2010-11)
Record di pareggi: 20 (1982-83)
Record presenze:
Di Natale 446 (359 in A)
Record di gol: Di Natale 227
Capocannonieri serie A:
Oliver Bierhoff
27 gol (1997-98)
Marcio Amoroso
22 gol (1998-99)
Antonio Di Natale
29 gol (2009-10)
Antonio Di Natale
28 gol (2010-11)