Dopo aver fatto scoprire al mondo intero lo Zoncolan, entrato nel mito del ciclismo come la salita all’inferno, Enzo Cainero, il patron delle tappe regionali del Giro d’Italia lancia una nuova sfida. Quella del Monte Lussari. La vetta tarvisiana, famosa per le sue piste da sci ma anche per il caratteristico borgo e il suo santuario, potrebbe diventare uno degli arrivi della corsa rosa del 2021.
“Al Lussari – conferma Cainero – avevo iniziato a pensare anni fa, ma poi avevo messo il progetto da parte, perchè ci siamo concentrati su altre priorità, a cominciare dallo Zoncolan”. Nei mesi scorsi, il progetto è tornato in auge. E sta diventando sempre più concreto. “Oggi c’è stato il primo sopralluogo con il responsabile degli arrivi dell’organizzazione di Rcs. Il Lussari – continua Cainero – sarà una tappa decisamente impegnativa, forse la più impegnativa alla quale io abbia lavorato. Ma a spingermi c’è il grande supporto dell’Amministrazione regionale, che ha sposato il progetto per la sua valenza sportiva ma anche per le sue ricadute turistiche”.
“Il punto fondamentale sarà la strada che, da Valbruna porta fino alla vetta. Per questo, oltre a Rcs, con me c’erano il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette, e il direttore della Protezione civile per valutare tutte le opzioni a disposizione per garantire la massima sicurezza ai ciclisti, che la dovranno affrontare in salita, ma in prospettiva anche ai turisti, che la utilizzeranno per salire e scendere”.
La decisione ufficiale ancora non è stata presa. A giugno, infatti, ci sarà un altro sopralluogo tecnico, dal quale si potrà avere un’idea più chiara della fattibilità della tappa. Cainero, per il momento, non si sbilancia e dice che il Lussari “ci sarà al 50 per cento più uno di possibilità”.
Ma gli appassionati della corsa rosa stanno già iniziando a immaginare questa nuova sfida sulle strade del Fvg.