Il Giro d’Italia rappresenta una vetrina per il Friuli Venezia Giulia: è un volano per il turismo e per le imprese. Secondo le stime di PromoturismoFvg saranno 5 milioni gli spettatori che seguiranno la Marano Lagunare – Castelmonte su tutti i media (televisione, radio, web), a testimonianza dell’enorme ritorno d’immagine che avrà la tappa del Giro. L’evento, per questa edizione, sarà seguito da 200 Paesi. E’ la sintesi del messaggio che l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini ha portato assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti in occasione della presentazione della tappa regionale del Giro d’Italia, la Marano Lagunare-Castelmonte.
Il 27 maggio si correrà la 19esima frazione della corsa rosa che si concluderà il 29 maggio a Verona. Una tappa di media montagna con diverse insidie e l’arrivo in salita. I corridori si misureranno lungo 177 chilometri, con 3.230 metri di dislivello.
Partenza da Marano Lagunare per risalire tutta la Bassa fino alle colline moreniche udinesi tra Fagagna e Majano. Attraversata Buja si raggiungono le Prealpi Giulie con le Grotte di Villanova (salita breve e impegnativa) seguite dal Passo di Tanamea. Ingresso in Slovenia dal valico di Uccea che porta direttamente a Kobarid (Caporetto). Inizia lì il Monte Kolovrat, 10 chilometri praticamente al 10% (la pendenza si abbassa per un brevissimo tratto a metà salita). Segue, dopo il cortissimo Passo Solarie, un lungo falsopiano a scendere per il rientro in Italia. Tratto interamente dentro il bosco caratterizzato dal susseguirsi ininterrotto di curve. Da Cividale del Friuli si attacca la salita che porta al Santuario di Castelmonte dove è posto l’arrivo.
Salita finale di circa 7 chilometri con una breve discesa dopo 2.5 chilometri. I due tratti più ripidi (fino al 13%) sono in corrispondenza all’inizio salita e alla ripresa dopo la discesa interna. Carreggiata larga e in ottimo stato. Rettilineo di arrivo su asfalto.
Una tappa che, secondo l’assessore, regalerà molte emozioni e che esemplifica le opportunità della nostra terra: in pochi chilometri si possono vivere molteplici paesaggi, dal mare, alle colline, ai monti e altrettante diversificate sono le offerte: dall’enogastronomia, alla cultura, al turismo lento.
Bini ha ricordato poi come lo sport contribuisce a far conoscere il nostro territorio in Italia e nel mondo; il connubio fra turismo e sport molto popolari, qual è il ciclismo, è un vero e proprio volano per far scoprire i luoghi e i sapori della nostra terra. La copertura mediatica del Giro d’Italia, secondo l’assessore, sarà l’occasione per ottenere ricadute sul territorio anche nel lungo periodo.
Il legame tra il Friuli Venezia Giulia e il ciclismo è fortissimo e sul territorio ottiene sempre grande successo, ha riferito ancora l’esponente della Giunta ricordando come grazie alle risorse investite dall’Amministrazione regionale, i grandi eventi siano di casa in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di manifestazioni di grande attrattiva e per questo l’assessore ha rivolto un sentito ringraziamento agli organizzatori per la professionalità e la preparazione. Inoltre, Bini ha ricordato come la tappa sarà occasione per dare un’importante visibilità al brand regionale Io sono Friuli Venezia Giulia.
Da parte sua Pizzimenti ha ringraziato il patròn Enzo Cainero e tutta la macchina organizzativa del Giro, per aver realizzato un’idea capace di valorizzare e dare visibilità non solo a Marano Lagunare ma a un intero territorio.