L’Italia porta a quota cinque le medaglie conquistate ai Campionati del Mondo Assoluti di scherma de Il Cairo. Al bronzo di Rossella Fiamingo nella spada e agli argenti di Arianna Errigo e Tommaso Marini nel fioretto, si sono aggiunti l’argento della squadra di spada femminile e il bronzo della squadra di sciabola maschile.
Le spadiste azzurre sono tornate a una finale mondiale dopo 13 anni: era Antalya 2009 e lì l’Italia vinse il titolo, oggi è arrivata la medaglia d’argento. La finale si è conclusa 45-37 in favore della Corea delle vicecampionesse olimpiche in carica, che le azzurre hanno provato ad arginare, portandosi anche a tre stoccate di distanza, ma che alla fine hanno vinto l’oro iridato.
Il team composto dalla friulana Mara Navarria e da Rossella Fiamingo, Federica Isola e Alberta Santuccio, che ieri nei turni preliminari aveva vinto contro l’Uzbekistan 45-22 e contro la Romania 45-28, oggi ha prima superato ai quarti la Svizzera 45-33 e poi è approdata in finale dopo un assalto col brivido contro la Francia. Al termine delle nove frazioni il match era fermo sul 29 pari, ma al minuto supplementare Rossella Fiamingo è riuscita a mettere la stoccata vincente che ha fatto gioire le compagne e il CT Dario Chiadò e dato loro la certezza di una medaglia. Per le azzurre si è trattato anche della rivincita della recente finale europea, in cui le transalpine ebbero la meglio.
“Ancora una volta Mara Navarria non delude le aspettative: dopo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino conquista infatti uno splendido secondo posto ai mondiali di scherma del Cairo”. Così l’assessore regionale allo Sport Tiziana Gibelli commenta il risultato della spadista friulana.
“Quello della campionessa di Carlino – aggiunge l’esponente dell’esecutivo Fedriga – è un risultato sorprendente anche perché la nostra atleta è reduce da un recente infortunio che ha necessitato di una lunga riabilitazione”.
“Siamo orgogliosi – dichiara ancora Gibelli – che Mara Navarria sia testimonial della Regione Friuli Venezia Giulia e che porti la nostra aquila sulla sua maschera: lei è indistruttibile e forte come un’aquila, perché pur reduce da uno stop per infortunio scala nuovamente il ranking mondiale. Grazie Mara – conclude l’assessore regionale – per tutte le emozioni che ci regali ogni volta che sali in pedana”.