Ha corso nella categoria dedicata ai veicoli “side by side”, un telaio in tubi con motore motociclistico Rotax 3 cilindri di 1.050 cc e sospensioni per l’off-road, ma alle sue spalle, nella classifica finale, Federico Buttò ha messo dietro anche tutte le auto, a cominciare dalla Suzuki Grand Vitara del secondo classificato e dalla Mitsubishi L200 del terzo.
Lo scenario è quello dell’edizione 2021 della Transanatolia, una gara off road di otto tappe – dall’11 al 18 settembre – con 1.850 chilometri di prove speciali, lungo un percorso che ne contava 2.300 in totale.
Una fatica mica da ridere, fatta di 27 ore, 21 minuti e 52 secondi; ecco il totale del tempo che il dentista pordenonese ha impiegato nella sua cavalcata al volante di un Can-Am Maverick X3, navigato dal copilota fiorentino Filippo Ippolito, da anni trasferito a Barcellona dove è docente universitario.
I due si sono conosciuti in Marocco, sede di un’altra gara off road, e ora eccoli vincenti al termine di questa maratona turca, tra fango – due giorni di cui uno sotto un temporale con pioggia e grandine a 3.000 metri sopra il livello del mare – e i restanti nella polvere, quella è più consona. Tutto è filato liscio tranne due ruote da sostituire a causa di squarci causati dalle pietre e con un occhio alla cinghia del variatore, uno dei punti più “sensibili” di un mezzo che in gara ha potuto contare sull’assistenza dell’Evasioni Team, nella persona di Adriano Levante, un meccanico ligure con alle spalle una grossa esperienza nel Mondiale Rally.
Per Buttò ora è già tempo di guardare al futuro, con progetti da concertare con il team guidato da Nicola Collodel, il preparatore di San Pietro di Feletto, prefigurando già un eventuale impegno al Mondiale Baja, senza scordare la voglia di Dakar che qualsiasi pilota cultore dell’off road porta con sé. Vedremo. Intanto, Federico Buttò e il mondo del motorsport pordenonese e friulano si godono questo importante successo assoluto. Ricordiamo che, in Turchia, la Transanatolia è partita da Eskişehir, per terminare a Kars, al confine con Georgia, Armenia, Azerbaigian e Iran.