E’ una questione complicata, politica seppur si chieda proprio alla politica di rimanerne fuori, quella che mette a rischio la partecipazione dell’Italia alle prossime Olimpiadi. L’Italia rischia concretamente di gareggiare senza tricolore, divise, inno e medaglie a Tokyo, ma anche di perdere una parte dei contributi per la 25a edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
Una situazione difficile per gli atleti azzurri e le società sportive, costretti a fare fronte alla pandemia e anche ai rapporti tesi tra Governo e Cio.
A Trieste, la Società Ginnastica Triestina scende in piazza con una protesta simbolica per chiedree un intervento uregente. Il termine per risolvere il contenzioso, infatti, scade martedì 26 gennaio.
“Bandiera ed inno identificano un popolo, ma anche motivo di orgoglio per un atleta, il quale, dopo molte privazioni e sacrifici, conseguiti durante un periodo di duro allenamento, sale sul gradino più alto del podio, al termine di una competizione in cui ha dato anima e corpo per superare ogni limite e vincere tutti gli avversari – dichiara Massimo Varrecchia, Presidente del sodalizio biancoceleste. Tuttavia, alle prossime Olimpiadi di Tokyo, per i nostri atleti azzurri tutto ciò potrebbe venire meno in quanto l’Italia, il nostro Paese, è stato nuovamente messo sotto inchiesta dal Comitato Olimpico Internazionale il quale si è dichiarato pronto ad aprire, nei confronti del CONI, un contenzioso per una grave infrazione ai principi della carta olimpica”.
“Si tratta di una persistente diatriba – sottolinea Varrecchia – quella tra il nostro Governo e il CIO, presieduto dall’ex schermitore tedesco Thomas Bach, il quale, se entro il 26 gennaio 2021 non vedrà il ritorno di un Comitato Olimpico Nazionale Italiano indipendente dallo Stato, sarà costretto a vietare agli atleti italiani (in base all’articolo 59 comma 1.4 della legge olimpica, ndr) di gareggiare con i colori azzurri e la sigla ITA sulla tuta, attribuendo loro la dicitura IOA (Atleti Olimpici Indipendenti, ndr) con la conseguente impossibilità di sentir suonato l’inno nazionale sul podio e di poter aggiungere le medaglie conseguite all’interno del medagliere italiano”.
“Per questo motivo, la Società Ginnastica Triestina ha deciso di invitare tutti gli atleti delle associazioni sportive della città ad incontrarsi, sabato 23 gennaio 2021, alle ore 15:30, (nel rispetto dei distanziamenti previsti per la prevenzione e contenimento del Coronavirus, ndr), in Piazza Unità d’Italia con le proprie divise societarie ed un vessillo tricolore sulle spalle, per ricordare al nostro Governo che è ancora in tempo per salvare l’orgoglio di noi italiani alle prossime olimpiadi – conclude il Presidente di SGT -“.