Primi due punti stagionali per l’Apu, che inizia con il piede giusto la nuova avventura di A2. Sul campo di Roseto, i friulani s’impongono per 74-87. Successo maturato nella seconda metà del match, dopo che Udine aveva subito in avvio gli Sharks (26-15 dopo i primi 10′). Ai friulani serve un quarto d’ora per prendere le misure alla Sapori Veri, poi Cortese e compagni iniziano la rimonta che, complice un parziale di 14-27, consente di chiudere avanti sul 40-42.
Dopo la pausa lunga, la musica non cambia e, nonostante qualche problema di falli, sopratutto sotto le plance, con Beverly e Zilli out per quinta infrazione, l’Old Wild West controlla e nel finale conquista un netto successo.
I COMMENTI. Così il presidente Alessandro Pedone: “Una partita veramente insidiosa, vinta di carattere. Complimenti a Roseto per il suo inizio sprint, nel quale mettevano dentro veramente tutto. Erano molto fisici e quindi si sapeva che ci sarebbero caricati di falli. Ramagli con pazienza ha aspettato, e poi ha dato alla squadra l’imprinting per dare una zampata, giocando anche con una zona che ha completamente asfissiato gli avversari. Bene tutto il collettivo, qualcuno ancora un po’ indietro, però sono certo che arriveranno tutti presto. La Supercoppa, d’altronde, ci ha spezzato in maniera importante la preparazione. Dovevamo toglierci subito la scimmia dalla spalla, lo abbiamo fatto egregiamente. Adesso pensiamo a domenica, dove credo che davanti a un palasport plausibilmente esaurito, faremo una partita che potrà entrare negli annali. Dedico personalmente questa vittoria ai due servitori dello Stato caduti in servizio a Trieste, eroi moderni della nostra regione”.
Ecco, invece, il commento post-partita di coach Alessandro Ramagli: “Viste le caratteristiche peculiari di Roseto, sapevamo che non sarebbe stato facile replicarle in settimana, specie con i nostri problemi di infermeria. All’inizio abbiamo pagato, poi abbiamo attinto all’aggressività e all’esperienza, contenendo Roseto con più pressione sulla spalla e sporcando la loro esecuzione a metà campo. Creato il break, abbiamo poi usato le nostre armi. Insomma, abbiamo trovato nel corso della gara le chiavi per aprire una porta che sembrava chiusa. Abbiamo cercato un modo per vincere, anzichè scuse. Mi sono piaciuti equilibrio e maturità dei ragazzi, anche se naturalmente dovremo fare ancora passi avanti sul fronte dell’energia e della fisicità”.