Dopo la presentazione ufficiale del 106esimo Giro d’Italia, la macchina organizzativa è entrata nel vivo in vista dell’attesa tappa Fvg, la crono del 27 maggio da Tarvisio al Monte Lussari, novità della corsa 2023.
In attesa del ritorno al posto di comando del patron Enzo Cainero, nei giorni scorsi è stato effettuato un test gara con i componenti della Motostaffetta Friulana, che avranno l’arduo compito di scortare i ciclisti e trasportare in sella alle loro moto il personale deputato all’assistenza meccanica.
Quando la carovana rosa attraversa la nostra regione, i soci della Motostaffetta Friulana sono una presenza fissa e, in occasione della tappa con arrivo sul Lussari, si ‘sfrutterà’ l’esperienza accumulata dai motociclisti regionali nelle precedenti ascese allo Zoncolan o a Plan de Corones.
Motociclisti e moto dovranno superare le elevate pendenze, le basse velocità che riusciranno a mantenere i ciclisti e la ridotta larghezza della carreggiata in una situazione limite.
Il sopralluogo ha consentito al sodalizio di Rive d’Arcano e ai componenti del Comitato tappa di simulare la situazione gara, prima delle precipitazioni invernali e straordinariamente è stata consentita la percorribilità sul tracciato.
Il percorso prevede per i primi 10 chilometri un andamento pianeggiante o in lieve discesa, lungo un altro fiore all’occhiello della regione, la Ciclovia Alpe Adria; qui i girini svilupperanno le velocità più elevate. Giunti al torrente Saisera inizieranno i circa 8 chilometri pavimentati con un cemento innovativo. Pendenze attorno al 12% medie, con i primi 4.8 chilometri al 15% (paragonabile al tratto centrale dello Zoncolan) e punte al 22%, porteranno la carovana al Santuario del Lussari.
La tappa presenterà molteplici difficoltà, non ultima la necessità di garantire l’assistenza meccanica con le sole motociclette; le auto, infatti, non potranno salire: troppo elevato il pericolo di guasti meccanici e la tappa sarebbe sospesa con le inevitabili ripercussioni.
Ecco per quale motivo, i centauri friulani della Motostaffetta Friulana, capitanati dal presidente Daniele Decorte hanno accettato l’invito di Enzo Cainero (uno degli ultimi atti organizzativi, poche ore dopo il manager friulano verrà colpito da un malore, ndr), di testare la salita, in una sorta di prova generale, assieme a rappresentanti istituzionali di Prefettura, Questura, autorità locali e tecnici di PromoturismoFvg, che hanno voluto sentire le prime sensazioni dei motociclisti.
La tappa sarà suddivisa in più tranche di ciclisti: giunti in cima la tappa sarà sospesa e tutta la struttura tecnica, compreso i componenti della Motostaffetta Friulana faranno rientro a Tarvisio per permettere la partenza dei restanti girini. Superfluo dire che sarà un’occasione in cui non si potrà sbagliare, da qui la necessità di programmare con congruo anticipo tutte le possibili criticità che potranno presentarsi e di lavorare nei prossimi mesi per mettere a punto attrezzature e mezzi adatti all’occasione.