Si intitola Emorragia la panchina rossa inaugurata sabato 27 novembre a Buttrio, vincitrice del bando di concorso per l’ideazione e realizzazione di un’opera d’arte per la valorizzazione del valore simbolico della panchina rossa, indetto dal Comune di Buttrio lo scorso anno.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Eliano Bassi, gli assessori Patrizia Minen, Elena Clemente, Paolo Clemente, Tiziano Venturini, l’architetto piemontese Salvatore Tabone, autore dell’opera. Il 103 visibile sul Municipio è – purtroppo – il numero dei femminicidi del 2021.
La giornata del 25 novembre è anche stata lo sprone, nelle scuole dell’infanzia e primaria di Camino e Buttrio, per parlare di parole e gesti “gentili”, che i bambini hanno espresso in disegni e testi. “La violenza è un problema degli uomini – ha detto l’assessore Minen – ed è con loro e su loro che la società deve lavorare partendo dall’infanzia”. La giuria, presieduta da Francesca Agostinelli, ha apprezzato l’originalità connessa alla scelta dei materiali e delle soluzioni tecniche, nonché la forza del messaggio dell’opera. Menzione speciale all’opera “Le Scarpe Rosse”, dell’Atelier Borella, di Manzano.
“Dal punto di vista simbolico, ciascuna barra piegata della panchina rappresenta una storia di violenza; collegati tra loro da un tragico destino, i singoli elementi accorpati diventano un unico oggetto – spiega l’architetto -. La seduta evidenzia come una violenza privata abbia ripercussioni sull’intera collettività. Speriamo che nel suo piccolo quest’opera possa indurre a far riflettere sulla gravità del problema della violenza sulle donne”. Scansionata con una app del cellulare, inoltre, la panchina diventa un vero e proprio codice a barre che fornirà il messaggio “25 novembre”.
Gli eventi legati alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si sono chiuse con la serata “Con le tue scuse non vivo”, sabato 27 in Villa di Toppo Florio.