L’amministrazione comunale di Staranzano è partita già a novembre con l’incarico affidato all’ingegner Fabio Gon per la redazione del Biciplan. Per la stesura del piano è stato chiesto ad agosto ed ottenuto proprio alcuni giorni fa il contributo pari a 6milea euro da parte della Regione. Il comune è risultato primo in graduatoria grazie alla compartecipazione del 60% della spesa con fondi propri, dato che indica chiaramente come l’amministrazione, al di là del contributo richiesto, creda fortemente nel sostegno a strumenti pianificatori ed azioni volte al miglioramento della qualità della vita, della salute della collettività, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, nell’ambito delle politiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile.
“L’interesse crescente, ormai consolidato sul nostro territorio, per la mobilità ciclistica e per le infrastrutture del cicloturismo, impone un’accelerazione e un impegno sistematico costante da parte dell’amministrazione nel perseguire le indicazioni e obiettivi condivisi indicati anche dalla Legge regionale 23 febbraio 2018 n. 8. – ricorda l’assessore all’urbanistica e mobilità Manuela Tomadin. La legge prevede l’adozione del Piano regionale della mobilità ciclistica (PREMOCI) da parte della regione, e l’adozione dei Biciplan da parte dei comuni, come strumento di pianificazione e parte integrante del PUT (Piano Urbano del Traffico) e del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che i comuni di Staranzano, Monfalcone, Ronchi dei Legionari hanno avviato in maniera integrata e la cui adozione è in fase di ultimazione.”
L’ art. 6 della LR 8/2018 definisce il ‘Biciplan’ come il Piano urbano della mobilità ciclistica quale piano di settore dei Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), finalizzato a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessari a promuovere e intensificare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Gli interventi e le azioni di cui il Biciplan si deve occupare riguardano innanzitutto la rete degli itinerari ciclabili prioritari o delle ciclovie del territorio comunale destinata all’attraversamento e al collegamento tra le parti della città lungo le principali direttrici di traffico, con infrastrutture capaci, dirette e sicure, nonché gli obiettivi programmatici concernenti la realizzazione di tali infrastrutture. La rete secondaria dei percorsi ciclabili all’interno dei quartieri e dei centri abitati deve integrarsi con la rete delle vie verdi ciclabili, destinata a connettere le aree verdi e i parchi della città, le aree rurali e le aste fluviali del territorio comunale e le stesse con le reti principali.
Il raccordo tra le reti principali e secondarie porterà alla ridefinizione delle zone a priorità ciclabile, le isole ambientali, le strade 30, le aree pedonali, le zone residenziali e le zone a traffico limitato. Le ricadute sul Piano del Traffico Urbano riguarderanno quegli interventi che possono essere realizzati sui principali nodi di interferenza con il traffico autoveicolare, sui punti della rete stradale più pericolosi per i pedoni e i ciclisti.
Nelle varie strategie ed azioni definite dal Biciplan ricadono anche i progetti volti ad incentivare l’uso della bicicletta negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro; gli interventi finalizzati a favorire l’integrazione della mobilità ciclistica con i servizi di trasporto pubblico urbano, regionale e nazionale; le azioni finalizzate a migliorare la sicurezza dei ciclisti; le azioni finalizzate a contrastare il furto delle biciclette; eventuali azioni utili a estendere gli spazi destinati alla sosta delle biciclette prioritariamente in prossimità degli edifici scolastici e di quelli adibiti a pubbliche funzioni nonché in prossimità dei principali nodi di interscambio modale e a diffondere l’utilizzo di servizi di condivisione delle biciclette (bike-sharing); eventuali attività di promozione e di educazione alla mobilità sostenibile.
Tema centrale per l’amministrazione comunale è il raccordo tra i percorsi ciclabili nel centro urbano e la rete ciclabile FVG2 lungo il litorale, e gli assi intercomunali. Il Biciplan definirà azioni e priorità che dovranno trovare risposta nel programma finanziario triennale di attuazione degli interventi definiti dal piano stesso nel rispetto del quadro finanziario a disposizione dell’amministrazione.