E’ stato “amore a prima vista” quello tra il patron delle tappe friulane del Giro d’Italia, Enzo Cainero, e il Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia. In realtà, un amore condiviso per la montagna, quella vissuta come scenario e paesaggio di una competizione storica di rilevanza mondiale e quella conosciuta e percorsa con l’esperienza di chi ne sa affrontare i pericoli nascosti e gli imprevisti, arginando eventuali conseguenze indesiderate.
Se è da quando esiste la grande competizione ciclistica per la maglia rosa che il Corpo nazionale Cnsas fa parte della carovana di assistenza che segue i professionisti in gara tappa per tappa, in Friuli Venezia Giulia un buon numero di tecnici soccorritori delle squadre di terra presidia da tanti anni e presidierà anche quest’anno attivamente i punti chiave del percorso.
Una cinquantina i soccorritori impegnati, tra tecnici abili a muoversi su terreno impervio e tecnici ugualmente allenati e con in più con competenze mediche e infermieristiche, suddivisi tra la tappe di domenica 18 ottobre, con arrivo a Piancavallo, e quella di martedì 20, la Udine-San Daniele, con particolare attenzione al Muro di Ragogna, che i corridori percorreranno tre volte.
A loro disposizione anche sei defibrillatori pronti all’uso per eventuali problemi di tipo cardiaco tra gli astanti, raggiungibili su qualsiasi terreno in situazioni di emergenza. Le maggiori criticità si verificano spesso soprattutto in relazione alla movimentazione di grandi quantità di persone che assistono alla gara in luoghi impervi.
In passato è proprio tra le fila del pubblico che, in caso di maltempo e ritirate precipitose, sono accaduti incidenti e malori. Come nel 2014, quanto sul Monte Zoncolan si scatenò un temporale e centinaia di persone cercarono riparo e defluirono velocemente lungo le piste da sci, andando incontro a diversi infortuni durante lo spostamento frenetico. Nell’imminente passaggio del Giro nella nostra regione è dunque tutto pronto ai blocchi di partenza per fornire un significativo apporto di sicurezza, con la messa a punto di un sistema virtuoso e integrato di assistenza che vede cooperare Soccorso Alpino, Croce Rossa Italiana, Sores Palmanova, Elisoccorso Fvg e Protezione Civile.