Cinque le fototrappole mobili che saranno posizionate nei punti strategici del territorio comunale di Monfalcone per monitorare e prevenire l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che si è ridotto ma che continua ad esistere e a creare danni non solo ambientali, ma anche economici visto che poi il comune deve provvedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati. Sono già in dotazione del Comune, messi a disposizione da Isa Ambiente. Si tratta di cinque fototrappole mobili mimetiche che saranno sistemate a rotazione sui cassonetti situati sulla pubblica via. Piccole telecamere, funzionali alle riprese di monitoraggio. “Da tempo stiamo lavorando per ridurre il degrado in città, degrado a cui contribuisce anche l’abbandono dei rifiuti” spiega il sindaco, Anna Cisint sottolineando come l’approccio alla gestione della raccolta differenziata viaggia sostanzialmente lungo due binari.
Da un lato l’ottimizzazione del sistema ‘tarato’ sulle esigenze dei cittadini, attraverso un percorso di rivisitazione finalizzato al miglioramento dei servizi da parte di Isa Ambiente per garantire le condizioni più adeguate circa il corretto conferimento dei rifiuti. In questa direzione rientra il servizio Vasco, che ha dato risultati, eliminando una buona parte di abbandoni dovuti anche alla necessità di non mantenere i rifiuti in casa durante periodi di assenza. Dall’altro l’individuazione di situazioni critiche e problematiche che implicano comportamenti errati per affrontarne le necessarie soluzioni. Il tutto al fine di eliminare ogni margine di giustificazione al mancato rispetto delle regole. Nel contempo, poi è stata ridotta anche la Tari. E’ stato avviato un programma di controlli mirati per individuare i siti più critici ovvero verifiche eseguite in orari diversificati, inserendo anche il passaggio mattutino, dalle 6 alle 8, durante il quale vengono abbandonati rifiuti prima di recarsi al lavoro. È stata inoltre messa a punto una vera e propria ‘mappatura’ delle aree critiche, attraverso l’incrocio dei dati: via Tonzar, via della Poma come le zone Ater, si sono rivelate ai monitoraggi punti di ripetuti abbandoni.
Altra azione messa in campo riguarda la sistemazione dei cassonetti all’interno delle pertinenze condominiali, laddove possibile, sottraendoli al suolo pubblico. “E’ intollerabile quindi – afferma Cisint – che ci sia ancora il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che pur ridotto rispetto a qualche anno fa, viene comunque notato e segnalato dai cittadini virtuosi. Abbiamo quindi deciso di attivare strumenti tecnologici per individuare i responsabili che potranno poi essere sanzionati”. Cinque quindi le fototrappole ad alta tecnologia: funzionano anche di notte, inviano le foto direttamente allo smartphone della polizia urbana, hanno un ampio raggio di ripresa e nel caso un sacco venisse gettato da un’auto in corsa rilevano anche le targhe. Trattandosi di apparecchi mobili sarà possibile un monitoraggio estensivo attraverso la rotazione nei diversi punti del territorio comunale, in particolare le zone che risultano maggiormente soggette agli abbandoni dei sacchi indifferenziati di immondizia ai piedi dei contenitori predisposti per la raccolta, come pure le aree più periferiche, meno visibili e controllabili. L’obiettivo – aggiunge il sindaco – è quello di vigilare sul territorio, in punti che naturalmente non vengono resi noti e che potranno cambiare visto che le telecamere sono mobili e possono essere collocate nelle zone in cui si verifica con maggiore insistenza il problema. I luoghi che saranno monitorati dovranno avere una segnaletica specifica anche in base alle indicazioni dell’autorità garante per la protezione dei dati personali e gli “occhi elettronici” vengono usati ai sensi dei regolamenti comunali e con riferimento alla legge ambientale. Si tratta di speciali telecamere che si attivano quando rilevano un movimento. Di solito vengono utilizzate per studiare animali selvatici, difficili da individuare e che invece verranno invece utilizzate nella lotta ai furbetti dell’abbandono di rifiuti, che potranno essere individuati dalla Polizia Locale.