Mega conguagli sulle bollette dell’acqua: Consumatori Attivi chiede la sospensione dei pagamenti per chi ha visto azzerare il proprio reddito e la rateizzazione automatica per gli altri.
“Anche nel nuovo anno non sono mancate le segnalazioni pervenute ai nostri sportelli in merito ai conguagli del gestore del servizio idrico integrato, il Cafc che copre 121 Comuni della regione per oltre 570.000 abitanti. Cittadini e Partite Iva lamentano infatti gli elevati importi relativi all’adeguamento degli oneri di spesa e fatturati dal 2020, anno in cui a causa dell’emergenza pandemica, le attività hanno visto ridurre, se non azzerare le entrate e in cui i privati sono spesso famiglie in difficoltà a causa della crisi mordente da Coronavirus”.
“Inopportuno oltre che improprio è richiedere in questo contesto il pagamento di stellari conguagli retroattivi per la fornitura del servizio idrico, se pur sostenuti da una normativa che, a oggi non ha trovato deroghe, nemmeno a causa dell’emergenza pandemica. Da parte sua, il Presidente del Cafc Salvatore Benigno, sostiene di aver preso ogni misura possibile e di essere disponibile come gestore a verificare le posizioni che già hanno presentato reclamo”, prosegue Consumatori Attivi.
“A oggi, infatti, l’unica possibilità per evitare morosità e conseguenti sanzioni, è la richiesta di un piano rateale, che noi chiediamo sia concesso automaticamente prevedendo sospensioni dei pagamenti nei casi più gravi garantendo così ai cittadini il diritto a un bene primario ed essenziale per l’esistenza, quale l’acqua”, conclude l’Associazione.