Compie oggi 95 anni Rosa Scafa, la prima poliziotta italiana. In mattinata il Questore di Trieste, Giuseppe Petronzi, le ha fatto visita nella sua abitazione, dove si è intrattenuto cordialmente.
Spazio ai ricordi, ma soprattutto alla grande umanità di una donna che conserva il vigore e la determinazione di quando prestava il proprio servizio.
Nata a Vibo Valentia, prima di otto figli, arriva a Trieste a 22 anni, per raggiungere il padre già emigrato. Vesta la prima divisa, quella della polizia femminile del governo militare alleato, nel 1951, una scelta dettata dalla necessità di aiutare la famiglia dopo la guerra. Viene assegnata alla Buoncostume, con il compito di assistere sopratutto i minori e le donne.
Nel 1960, quando deve scegliere tra un impiego civile o la carriera nelle forze dell’ordine, non ha dubbi e decide di entrare nella Polizia di Stato, diventando la prima donna poliziotto. Tra i colleghi, che non l’hanno mai fatta sentire ‘diversa’, conosce anche suo marito, Filippo Furlan, scomparso tempo fa, ma con il quale ha condiviso un lungo tratto di vita. E, nel 2010, in occasione del 50esimo anniversario della presenza delle donne nelle forze di polizi, ha ricevuto l’Onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.