“L’omaggio a questa comunità è il riconoscimento di una storia di coraggio e di speranza di un popolo che da sempre combatte per difendere la sua identità, la sua fede e la sua libertà”. Comincia con un omaggio del sindaco, Anna Maria Cisint, alla comunità ebraica la cerimonia organizzata dal Comune di Monfalcone per celebrare la Giornata della Memoria.
“Una comunità – ha proseguito il sindaco – che è stata vittima di una delle vicende più atroci e inaccettabili del Novecento: l’Olocausto, nonchè vittima delle inaccettabili persecuzioni che anche gli ebrei della nostra regione, della nostra realtà, hanno dovuto subire. In un tempo in cui l’identità, la storia e la fede sono spesso considerati un limite quando non addirittura un nemico, credo sia prezioso ricordare che senza quello che ci definisce, che ci portiamo dietro e dà profondità alle nostre esistenze, noi non possiamo avere nè la forza, nè la consapevolezza, nè le ragioni giuste per affrontare adeguatamente le tante sfide che abbiamo davanti”.
“Vicende atroci come l’Olocausto non possono essere rimosse dalla nostra coscienza, perché ciò vorrebbe dire rimuovere il senso della dignità umana e l’orrore per la più crudele violenza che è parte del patrimonio della nostra civiltà. Lo sterminio, lucidamente pianificato e attuato nei campi di concentramento, portò all’eliminazione di milioni di persone senza distinzione di età e di ceto sociale. Colpì uomini, donne e tanti bambini innocenti. Mostrò il volto più brutale dell’uomo”.
Il ricordo di Cisint va poi alle vittime monfalconesi: “Anche Monfalcone ha pagato, con la deportazione nei campi di concentramento, un alto tributo umano. Oltre cento sono stati i deportati monfalconesi e solo la metà sono ritornati. A loro va in particolare il nostro pensiero e il nostro omaggio. Siamo vicini ai nostri concittadini e ai familiari che sono stati colpiti in questa tragedia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, ha scritto Primo Levi che, sopravvissuto ad Auschwitz, ha testimoniato la sua terribile esperienza. I campi di sterminio, dove si sono consumate le uccisioni contro milioni di persone, restano un monito per tutte le generazioni successive”.
“L’insegnamento che ne dobbiamo trarre è la condanna verso tutte le situazioni in cui ancora si manifesta lo spettro dell’antisemitismo e il fanatismo che porta all’uccisione indiscriminata di innocenti. E’ questo il senso che vogliamo dare a questa cerimonia”.
L’amministrazione comunale ha invitato gli studenti degli Istituti scolastici con sede in città a partecipare alla cerimonia e ha stupito la loro assenza: “Spiace vedere che non sono presenti studenti, perché le commemorazioni per Giorno della Memoria sono calendarizzate ogni 27 gennaio, un appuntamento fisso che dovrebbe essere partecipato soprattutto dai nostri giovani, che hanno il diritto e il dovere di conoscere e ricordare cosa è successo in tempi non troppo lontani dai nostri”.
A conclusione del suo intervento, il sindaco ha invitato gli intervenuti a un minuto di raccoglimento nel rispetto delle tante vittime dell’Olocausto.
Alla cerimonia, che si è svolta presso il Cippo dei Deportati all’interno del Cimitero cittadino, hanno partecipato l’assessore regionale Sebastiano Callari, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle associazioni d’Arma e della società civile.