Ronchi dei Legionari ha ricordato oggi la Giornata della Memoria. Lo ha fatto con una cerimonia che l’amministrazione comunale, Aned ed Anpi hanno promosso ai piedi del monumento eretto nel settembre del 1987 dinnanzi al cimitero e che ricorda i ronchesi che negli stessi, numerosi, perdettero la vita durante la seconda guerra mondiale.
Un monumento che vede impressi i nomi di tutti i lager dove vennero sterminate milioni di persone. Auschwitz, Buchenwald, Bergen Belsen, Dachau, Flossenburg, Mauthausen, Natzweiler, Neugamme, Ravensbruck, Treblinka e la Risiera di San Sabba. Hanno preso la parola il presidente dell’Aned, Libero Tardivo, il vicesindaco, Enrico Papais e don Luigi Fontanot, il quale ha sottolineato la necessità di nuove modalità per far conoscere questa orribile pagina della storia.
Libero Tardivo ha ricordato, tra le altre cose, la storia della sua famiglia e dei fratelli Mario, Giacomo ed Arcù, quest’ultimo assassinato alla Risiera di San Sabba. Ronchi dei Legionari pagò un tributo altissimo negli anni della seconda guerra mondiale, perdendo 175 vite umane.
Per l’impegno svolto anche nella guerra di Liberazione nazionale la città, nel maggio del 1993, è stata decorata con medaglia d’argento al valor militare. “Non dobbiamo dimenticare quegli anni, quelle persone – sono sempre state le parole Tardivo – perché la nostra memoria possa essere da monito alle nuove generazioni”.