Il beato Marco d’Aviano e Papa Bergoglio: le attività del comitato di canonizzazione del cappuccino che nel 1683 salvò l’Europa da un attacco turco sono state al centro di una recente udienza pontifica. A portare all’attenzione di Papa Francesco le iniziative del comitato è stato il presidente emerito, monsignor Flavio Carraro. Nella gerarchia ecclesiastica Carraro è un’autentica istituzione: veneto di nascita, il presule è stato a lungo vescovo di Sansepolcro – Arezzo ma soprattutto di Verona. E’ stato anche a capo dell’Ordine francescano dei cappuccini con il ruolo di Ministro generale.
L’udienza in Vaticano è durata circa mezz’ora e vi ha presenziato anche il fidato don Marco Preato, segretario di Carraro. “E’ toccante e commovente vedere come Bergoglio sia alla mano e ascolti con gioia ogni bella notizia o iniziativa gli si proponga”, ha subito scritto via mail ai componenti del comitato il vescovo veronese. Carraro ha preso il posto di padre Venanzio Renier, storica guida del sodalizio scomparso alcuni anni fa dopo una vita dedicata al confratello di Aviano. Il presidente non ecclesiastico è Gianni Strasiotto, affiancato dallo studioso Walter Arzaretti e da decine di volontari, sacerdoti e laici.