Il Consiglio Comunale di Grado ha approvato nella seduta del 19 marzo le modifiche al regolamento sulla pesca sportiva nella laguna di sua competenza. “Per la popolazione residente cambia davvero poco”, precisa il sindaco, Dario Raugna, “in quanto i detentori del diritto di uso civico potranno pescare liberamente, anche con l’utilizzo delle reti, avendo cura di rispettare alcune prescrizioni sulle dimensioni della maglia e sul numero di ami e sulle distanze di sicurezza rispetto alla posa di reti da parte dei pescatori professionisti. All’occorrenza di fronte ai controlli basterà esibire la carta d’identità o altro documento equipollente attestante lo stato di residenza nel Comune di Grado e non dovranno dotarsi di alcun permesso”.
Le modifiche apportate al regolamento sono quelle già approvate dalla Commissione consiliare Statuto e regolamenti, e riguardano la maglia della gombina che passa da 20 a 30 millimetri, ferme restando le quantità – 5, i 20 metri di lunghezza massima per ciascuna, e l’altezza di 1 metro, e il numero di lenze a mano, con uno o più ami – togna, bolentino -, che passa da 4 a 3 a persona.
Per la pesca non professionale, esercitata dai non residenti nel Comune di Grado, decade il numero massimo di 25 pescatori al giorno ma, in caso di situazioni particolari e previa delibera di Giunta, il numero di permessi rilasciabili potrà venir contingentato.
Per i non residenti permane il divieto di pesca con le reti, già stabilito nel 2010 dal Consiglio Comunale e le lenze utilizzabili passeranno da quattro a tre. Vigerà l’obbligo di dotarsi di apposita licenza e le tariffe verranno indicate con apposita delibera di giunta. Le tipologie di permesso, oltre che giornaliere, settimanali e mensili, potranno essere anche trimestrali, semestrali o annuali.
“L’indirizzo è quello di addivenire ad una tariffa giornaliera che sarà ridotta di almeno due terzi rispetto ai 25 euro attuali e di una tariffa annuale che indicativamente sarà ridotta di almeno la metà rispetto agli importi attualmente in vigore” precisa il primo cittadino. “Inoltre, per semplificare la parte burocratica sul rilascio delle autorizzazioni, verrà attivato un sistema di accreditamento elettronico accessibile con un semplice smartphone. La giunta sta inoltre lavorando sull’opportunità di esentare, a parità di lenze, i minori non residenti che fossero accompagnati da un adulto, sia esso detentore del diritto di uso civico o di regolare permesso di pesca”.
Altra novità che riguarda la pesca non professionale consiste nella marchiatura del pescato, mediante un taglio sulla pinna caudale. Infine il Consiglio Comunale ha deciso di ridurre la distanza di cortesia dei pescatori sportivi a 150 metri, anziché 300 e 500 metri inizialmente proposti, dalle reti segnalate e dai luoghi in cui sono in corso le operazioni di posa o recupero delle reti.
I proventi derivanti dai permessi di pesca, e relative sanzioni, saranno impiegati per la salvaguardia e promozione dell’habitat lagunare.