La reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo conservata a Clauzetto è destinata a vivere un nuovo momento d’oro: tutto merito del parroco, don Italico Josè Gerometta, che si sta impegnando anima e corpo nella valorizzazione dell’antico manufatto proveniente da Costantinopoli. Il prete della Val Cosa sta infatti esponendo la reliquia durante numerose occasioni di preghiera, alcune delle quali alla presenza del vescovo della diocesi di Concordia – Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini. E i primi successi sono arrivati.
Di recente anche le pagine di Wikipedia che trattano del Sangue di Cristo hanno inserito la pieve di San Giacomo tra quelle che nel mondo possono annoverare una devozione riconosciuta dalla Chiesa. “I fedeli stanno ricominciando ad avvicinarsi a questo importantissimo simbolo della storia di Clauzetto e del Friuli intero”, ha spiegato più volte don Gerometta, il sacerdote che ha anche ridato vita spirituale alla borgata disabitata di Pozzis, tra la Val d’Arzino e la Carnia. Sono infatti sempre più numerosi i pellegrini che chiedono di vedere l’ostensorio nel quale è deposto il batuffolo di stoffa imbevuto di sangue. Sino all’immediato dopoguerra Clazuetto era nota in tutt’Italia e in Europa per questa sua particolarità e non era raro imbattersi in comitive di persone provenienti da molto lontano alla ricerca di grazie e guarigioni miracolose.
Ma una svolta ancora più imponente potrebbe arrivare a breve grazie d internet: don Italico è infatti diventato amico via Facebook di Agostino Sibillo, inventore italo americano e cittadino onorario di Vajont. E’ stato il consigliere comunale di Vajont, Fabiano Filippin, a fungere da ponte tra il don e l’ingegnere informatico (il progetto promozionale del presule presenta anche dei costi che al momento la parrocchia non è in grado di sostenere). L’altro giorno la promessa su Facebook del facoltoso manager, impegnato in queste ore nel lancio della nuova app ‘Spychatter’. Sibillo ha infatti garantito “aiuto e supporto all’amico prete per diffondere nel mondo il nome di Clauzetto e della sua reliquia”. Tra qualche settimana il padre del Cloud sarà in Val Cosa dove, tra l’altro, ha chiesto di visitare il castello Ceconi di proprietà della Graphistudio. In quell’occasione verranno rese note alcune iniziative che sono in cantiere nel nome dell’ampolla di Gesù.
Foto di Eleonora Crupi