Connessione eccellente nelle zone industriali di Amaro e Tolmezzo, soddisfacente a Villa Santina e sufficiente a Ovaro e Sauris. E poi? La montagna friulana è connessa in maniera sufficiente alla rete?
Nella nostra regione di divario digitale, cioè la mancanza di velocità sufficiente di scambio dei dati, se ne parla da decenni. Il Friuli, purtroppo, la struttura urbanistica e abitativa è molto sparpagliata e gli investimenti privati sono sempre stati scarsi, colpa della bassa reddittività del mercato locale. Sforzi sono stati fatti dall’amministrazione regionale, basti pensare in passato al piano Ermes. Per fortuna nel frattempo è intervenuta anche la tecnologia, che progredendo ha proposto infrastrutture di trasmissione di più facile realizzazione e a costi più accessibili.
La pandemia, però, ha dato una forte accelerazione a tutti i servizi on line, mettendo il dito nella piaga del digital divide. I lavoratori in remote working che abitano in aree periferiche hanno avuto grossi problemi di connessione e, al pari, le aziende nella stessa situazione geografica si sono trovate molto spesso in difficoltà.
A fare un quadro aggiornato della situazione nell’area montana ci ha pensato uno studio di Confindustria Udine, realizzato in collaborazione con Carnia Industrial Park, che ha mappato la velocità di connessione di una novantina di aziende con uno ‘Speed Test’.
Nel dettaglio, la ricerca degli industriali ha analizzato la velocità di connessione Download e Upload delle aziende operanti nei Comuni della montagna. Le imprese insediate nelle zone industriali di Amaro, Villa Santina e Tolmezzo dispongono di una connessione di assoluta eccellenza in termini di valore assoluto: basti pensare che la media di velocità Download supera i 56 mega-byte per le aziende di Amaro, i 42 mega e i 33 mega rispettivamente per quelle di Villa Santina e di Tolmezzo, tutte cifre quindi ben superiori alla media regionale del Friuli-Venezia Giulia di 26 mega-byte che è stata registrata per fare un confronto la scorsa primavera. Per quanto invece riguarda i dati sulla velocità di Upload, l’indagine di Confindustria Udine rileva che questa si attesta a quasi 34 mega ad Amaro, a 9 mega a Tolmezzo e a 4 mega a Villa Santina.
“I dati confermano che la connessione in montagna risulta di fatto apprezzabile nelle zone industriali infrastrutturate dal Carnia Industrial Park, pur con margini di miglioramento per la velocità di Upload di Tolmezzo e Villa Santina – spiegano Dino Feragotto, vice presidente con delega all’Innovazione di Confindustria Udine e Nicola Cescutti, coordinatore della Delegazione di Tolmezzo -. La digitalizzazione imposta da Industria 4.0 necessita però di una connessione efficiente generalizzata e diffusa su tutto il territorio regionale, anche a favore delle attività produttive insediate nelle aree più marginali del Friuli-Venezia Giulia. Per questo motivo l’invito di Confindustria Udine, del suo gruppo di lavoro ‘Banda Larga’ e della Delegazione di Tolmezzo, che reputa il tema strategico del digital divide tra quelli prioritari per il rilancio dell’economia montana, è sempre quello: ovvero, spronare tutti i vari attori coinvolti nel processo di cablatura della regione, affinché questo sia accelerato”.
A tale riguardo Cescutti segnala anche un’altra criticità: “Durante il lockdown imposto dall’emergenza Covid-19, in alcune aziende montane non è stato sempre possibile ricorrere allo strumento dello smart working proprio per una questione di scadente connettività. È una situazione di fatto insostenibile. La digitalizzazione e la connettività del territorio montano vanno considerati asset irrinunciabili se vogliamo davvero porre un freno al suo spopolamento”.
“Diverse sono le iniziative puntuali e non capillari, finanziate direttamente dagli operatori di telecomunicazioni – aggiungono Feragotto e Cescutti -, orientate alla realizzazione di infrastrutture per erogare servizi di banda larga e ultra larga a pubblica amministrazione, cittadini e imprese”.
Al fine di migliorare la disponibilità e la qualità dei servizi di connettività sul territorio regionale, in particolare in quello montano, oltre che per agevolare la crescita del comparto, Confindustria Udine ha proposto una serie di specifiche azioni. Tra queste va menzionata quella inerente la necessità di agire sui soggetti deputati al rilascio di autorizzazioni e concessioni per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni da parte degli operatori economici di settore anche assegnatari delle risorse messe a disposizione da Regione e da parte di Open Fiber per la realizzazione della Banda Ultra Larga.
“A tale proposito – ricordano Feragotto e Cescutti – va ricordato che, dal luglio 2020, è entrato in vigore il cosiddetto Decreto Semplificazione. La norma contiene alcune misure di semplificazione per reti e servizi di comunicazioni elettroniche, che recepiscono alcune proposte anche di Confindustria Udine e degli operatori del settore delle telecomunicazioni. Sono state introdotte tra l’altro misure per la velocizzazione dei lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultra larga, prevedendo procedure autorizzative semplificate per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione”.