“La vita ha senso quando ha una direzione, un quid verso cui si desidera andare”, suggerisce il sacerdote e musicista Giuseppe Marano durante l’evento online sul senso della vita, svoltosi lo scorso 26 marzo. Nel suo interessante intervento, pone l’accento sul pensiero che la vita ha senso quando si ha un obiettivo e si cerca di raggiungerlo, nonostante le difficoltà che si possono incontrare lungo la via. Questo percorso non lo facciamo da soli, ma attraverso la condivisione e la solidarietà, specie con chi è più in difficoltà.
A questo si aggiunge il pensiero del co-organizzatore dell’evento Guido Tonizzo (scrittore, mental coach, musicista), che pone l'attenzione su come si può stare meglio nonostante il periodo che stiamo passando: ci sono varie opportunità (percorsi, meditazioni, libri, video, podcast) per aiutarsi. Tonizzo spiega che “Noi siamo molto più dei nostri pensieri”: sviluppando la capacità di analizzarli da prospettive utili e con un fine positivo, e d'altra parte imparando talvolta anche a vivere il presente senza pensare troppo, possiamo migliorare la qualità di quello che pensiamo e stare meglio.
Anche Alessandro Severi (antropologo e ricercatore spirituale) pone l’accento sull’importanza della ciclicità. Dice infatti: “non c’è immobilità nell’universo e non c’è immobilità nella vita”. La vita è un processo che, come le stagioni, passa attraverso fasi diverse, con momenti di gioia, di felicità, e altri di difficoltà, sofferenza, solitudine. La vita è movimento continuo ed al di là di questo possiamo trovare un luogo, dentro noi stessi, che è costante luce e amore, una serenità di cui nessuno può privarci, proprio perché è al nostro interno.
Parlando poi delle tante opportunità e tecniche che possono aiutarci a stare meglio, ne troviamo un altro esempio concreto alla fine del video-evento: Paolo Brescacin (operatore di massaggio sonoro) ci porta nel mondo delle antiche campane tibetane, spiegandoci come, con le loro particolari frequenze, ci possono aiutare a ritrovare uno stato di armonia psicofisica e ricondurci al benessere.
Il suono è importante e proprio con una canzone si conclude l’incontro:
“Call my name” degli Invisible Wave, che con intensità e profondità ci trasporta nelle vibrazioni della domanda che qui ci poniamo: qual è il senso della vita? E lo fa con speranza, curiosità, perché la vita può sempre riservarci qualcosa di bello all'orizzonte.
Concludiamo con i migliori auguri di Buona Pasqua, invitandovi a vedere l’incontro per intero qui: https://youtu.be/n9QW_eHAbQ0