Due interventi di miglioramento e adattamento dei locali del Tribunale di Trieste sono stati ultimati nel recente periodo. Si tratta dei lavori di condizionamento e di restauro delle storiche sedute di pregio presenti nell’aula della Corte di Assise di Trieste, possibili grazie al generoso intervento della Fondazione CRTrieste, e la realizzazione della nuova Aula d’ascolto dei soggetti “fragili”, il cui allestimento gode di un sostegno da parte del Soroptimist Trieste.
Entrambi gli interventi sono funzionali a garantire un migliore svolgimento delle attività del Tribunale stesso, nel primo caso consentendo un arredo più adeguato all’Aula di Corte d’Assise d’Appello che ospita anche momenti di formazione interna e attività esterne, e nel secondo caso permettendo una ancora maggiore tutela per l’ascolto dei soggetti più deboli.
All’appuntamento sono intervenuti: Piervalerio Reinotti, Presidente Tribunale di Trieste, Tiziana Benussi, Presidente Fondazione CRTrieste e Alessandra Malacrea, Presidente Soroptimist Trieste.
Nel dettaglio, il contributo della Fondazione CRTrieste ha permesso di intervenire in maniera professionale sulle 238 sedute dell’aula della Corte di Assise di Trieste (sita presso il Palazzo di Giustizia in Foro Ulpiano) che solitamente viene utilizzata sia per i processi della Corte e del Tribunale sia per attività di formazione della magistratura, dell’avvocatura e del personale. Oltre a questo, l’Aula viene utilizzata per attività divulgative rivolte alla scuola e alla comunità e, per le sue caratteristiche architettoniche, è stata anche utilizzata come set per importanti serie televisive. Le sedute vantavano una preziosa fattura: vennero infatti realizzate nel 1954 dallo storico mobilificio “Dal Vera” di Conegliano Veneto (TV), azienda apprezzata per il livello di eccellenza produttiva e per aver completato con successo la trasformazione da piccola realtà artigiana a industria del design.
Le sedie, che si distinguono prevalentemente per l’altezza e la presenza o meno di braccioli, sono caratterizzate da un telaio affusolato in legno massello, tipo thonet. Alcune presentano sia le sedute che gli schienali rivestiti in pelle, altre le sole sedute in pelle. Ai componenti della Corte d’Assise sono riservate sedute dalla struttura più imponente, più alte e ampie, che possono essere definite quindi poltrone. Il trascorrere del tempo e il loro utilizzo hanno lasciato il segno, rendendo quantomai urgente il recupero di una mobilia “unica”. La Fondazione CRTrieste, accogliendo la richiesta del Tribunale, si è fatta carico direttamente dell’intervento di restauro, occupandosi sia del profilo economico che esecutivo dell’intervento, seguendo ogni fase dei lavori, compreso il prelievo dei mobili, il loro recupero e la ricollocazione. L’azienda scelta per il recupero è la Nova Tappezzeria Triestina che, con grande professionalità e perizia, ha proceduto al rifacimento delle sedute con imbottitura, alla collocazione di nuovi sedili e al rivestimento degli schienali.
La nuova Aula d’ascolto dei soggetti “fragili” nasce invece per dare una ancora maggiore e migliore accoglienza ai soggetti più deboli, ovvero coloro che si trovano coinvolti in questioni legali ma che per diversi motivi (anagrafici, fisici o mentali) hanno particolare necessità di privacy. In quest’ottica il Tribunale ha selezionato una sala utilizzata in precedenza per le mediazioni e, anche grazie a un contributo del Soroptimist Trieste per l’acquisto di alcuni arredi, ne ha variato la destinazione d’uso.
“Siamo veramente grati ad entrambi gli Enti per questo importante contributo ad una migliore efficienza del Servizio Giustizia e ancor più per l’attenzione dimostrata nel rispettare le caratteristiche funzionali e storiche degli ambienti e degli arredi, attenzione che davvero solamente un’efficace e costante interlocuzione, come quella che si è instaurata tanto con la Fondazione quanto con il Soroptimist, è in grado di assicurare” ha dichiarato Piervalerio Reinotti, Presidente del Tribunale di Trieste.
“Manufatti come le sedie della Corte d’Assise raccontano la storia della bravura degli artigiani italiani. Un patrimonio da tutelare perché esprime tratti fondamentali dell’identità del nostro Paese che vanno tramandati alle generazioni future. Per questo motivo la Fondazione CRTrieste ha ritenuto sostenerne il restauro” ha affermato Tiziana Benussi, Presidente della Fondazione CRTrieste.
“Il Soroptimist sostiene, con il progetto “una stanza tutta per sé” la possibilità di operare audizioni in ambiente protetto, in stanze arredate in modo consono ad accogliere soggetti che si trovano in condizione di “fragilità”, minori, persone abusate ecc. Per la loro partecipazione a procedimenti civili e penali da celebrare presso il Tribunale di Trieste il nostro Club ha contribuito all’arredo ed alla sistemazione di due stanze del Palazzo di Giustizia”, ha aggiunto il notaio Alessandra Malacrea, Presidente del Soroptimist Trieste.