Notte prima degli esami per quasi 9.200 gli studenti del Friuli Venezia Giulia che mercoledì 19 giugno affronteranno le prove per la maturità, a cominciare dalla prova scritta di italiano, comune a tutti gli indirizzi. In Fvg sono 9.054 i candidati interni e 141 quelli esterni, per un totale di 263 commissioni d’esame e 508 classi coinvolte.
“La macchina è pronta – conferma ai microfoni di Telefriuli Patrizia Pavatti, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale -. Abbiamo sostituito in corsa qualche commissario, causa malattia, ma il sistema è a punto”.
Sarà una notte di apprensione per alcuni, di ultimi ripassi per altri, ma anche di lunghe telefonate agli amici maturandi, consultazioni delle chat specializzate e spasmodiche ricerche su Internet di probabili tracce. Una notte già vissuta, sebbene con modalità e tecnologie molto diverse, da generazioni e generazioni di ex studenti. Se può essere di consolazione ai maturandi, alla fine di tutto, dopo lo stress, l’ansia, la fatica, l’insonnia e le tante ore di studio, rimarranno nella memoria una serie di aneddoti divertenti da rievocare in qualche serata amarcord o nelle rimpatriate con gli ex compagni di classe.
Per evitare di accumulare ulteriore stress in queste ultime ore, è quindi consigliato abbandonare la navigazione su Internet, perché può generare più ansie e paure di quanto sia necessario. E’ un po’ come cercare l’origine dei propri acciacchi in Rete e scoprire di essere potenzialmente affetti da milioni di rarissime e incurabili malattie.
Attenzione dunque a consultare sì la Rete e i più popolari siti Internet, ma con la consapevolezza che quello di cui uno studente ha più bisogno alla vigilia dell’esame è tranquillità e soprattutto una lunga notte di sonno.
Ai ragazzi impegnati negli esami il dirigente Pavatti, infatti, suggerisce di “affrontate la prova con la consapevolezza dell’identità che ciascuno può esprimere”.
Pavatti, alla sua prima maturità da dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, rivolge un pensiero anche ai presidenti di commissione: “A chi svolge questo ruolo consiglio di voler bene a questi ragazzi, perché arrivano a questo appuntamento con tutta la fatica della preparazione e hanno bisogno di essere messi a loro agio”.