È ancora tanta la partecipazione alla tradizionale Festa di Sant’Agnese nel piccolo borgo rurale di Joannis, frazione di Aiello del Friuli, perla incastonata tra i vari paesi che compongono la bassa friulana. Momento cardine la solenne processione votiva, ancora molto partecipata, ma durante i due giorni stand, bancarelle e un ritorno al passato senza, però, dimenticarsi del presente e, soprattutto, del futuro.
“E’ una festa che riesce a mettere insieme tanta gente, non solo da Aiello e Joannis ma anche da fuori, grazie al connubio di varie tradizioni e manifestazioni. Una festa che tende a unire in un periodo che preoccupa tutti dove ci si chiude nel proprio”, racconta il sindaco Andrea Bellavite. “Io invito la gente a venire a Joannis anche negli altri giorni dell’anno perché è un paese estremamente accogliente, le persone aprono le loro case e i loro cuori. La Bassa Friulana in generale è un luogo che racconta pace, solidarietà e accoglienza. Qui si vive l’unione tra la salvaguardia della tradizione e la modernità e post-modernità”.
Festa impreziosita da una piacevole novità, un castello mobile di campane dal quale i locali campanari, ma non solo, hanno esposto ai presenti la propria maestria. Rassegna di numerosi gruppi avvenuta il sabato mentre domenica alcuni suonatori si sono esibiti proprio in occasione della processione. A prenotare il castello il locale Udinese Club “Lucio Aiza”.
“Ho sempre avuto la passione per le campane seppure abbia paura ad avvicinarmi” racconta Riccardo Gregorat, il presidente. “Otto squadre dell’Isontino sono venute a suonare, giovani e anziani, mentre molti hanno tentato di suonare dai maestri. Siamo molto soddisfatti anche perché è la prima volta che proponiamo questo tipo di manifestazione e non si sa mai, alle prime volte, come potrà andare”.