L’Università di Udine è la grande protagonista della 25a edizione di Friuli Doc fin dal titolo: ‘Le eccellenze della conoscenza incontrano le eccellenze del gusto’.
Eccellenza innanzitutto del vino, “che si deve – ha spiegato il sindaco Pietro Fontanini durante la presentazione della manifestazione enogastronomica – proprio all’Ateneo friulano, per il suo contributo a mantenere in salute la vite con gli studi di Agraria”.
Eccellenza anche di tutti i prodotti gastronomici della regione “che Udine può proporre – conclude il sindaco – in quanto capitale del Friuli, dagli gnocchi di Godia, al formaggio Montasio, al prosciutto di San Daniele, solo per fare alcuni esempi”.
Il rettore Alberto Felice De Toni lancia una sfida al suo successore, Roberto Pinton. “Dopo il patto di collaborazione con la città di Udine – spiega De Toni – l’avvio in ottobre del nuovo corso di laurea in ‘Scienza e cultura del cibo’ si può pensare al lancio di una manifestazione dal titolo Uniud doc, che potrà diventare Unieuro doc e allargarsi a Uniworld doc”.
L’Europa quest’anno c’è già a Friuli doc, che aveva riaperto alla Carinzia, in via Aquileia, lo scorso anno e che per la 25a edizione accoglie anche la Stiria in borgo Gemona e la Slovenia in borgo Poscolle.
Il coinvolgimento dei borghi storici “è stato deciso – spiega l’assessore comunale alle Attività produttive, Maurizio Franz – perché via Mercatovecchio non potrà ospitare gli stand della manifestazione, se non in minima parte (da piazzetta Marconi, ndr), mentre via Aquileia sarà disponibile per soli due terzi, fino alla parrocchia del Carmine. Così, oltre a coinvolgere tutta la città, potremo ospitare più visitatori”.
E raggiungere davvero l’obiettivo del milione di presenze.