Giovedì 28 maggio, alle ore 18, “Vendere e comprare: occhio, l’algoritmo ne sa più di te”, il quinto e ultimo webinar proposto dalla Pordenone Design Week all’interno del progetto “Risonanze: uno sguardo sulle società post-virus e l’agenda dell’onu 2030 sulla sostenibilità”.
Il webinar conclusivo della Pordenone Design Week si propone di approfondire il tema dell’importanza di un uso consapevole del digitale e dei dati che esso fornisce, in particolar modo per sviluppare i processi e le esperienze in maniera collaborativa e non sostitutiva. Il digitale, infatti, diventa una nuova forma di produzione, di vendita e di consumo. L’obiettivo è dare voce alla grande mole di dati che esso fornisce continuamente partendo dagli strumenti per analizzarli fino alla loro trasformazione in informazioni utili e servizi a disposizione degli utenti e dei consumatori. Reale e virtuale sono sempre più interconnessi tra loro e tutti noi ne siamo sempre più assorbiti; per questo diventa indispensabile ridisegnare i processi e le relazioni che si creano.
Dopo il filmato introduttivo di Elena Del Bianco, “Buy Experience” si svolgeranno gli interventi di: Marco Olivotto, Polo Tecnologico A. Galvani di Pordenone; Cristian Fiorot, Founder RIVEMO! srls; Dante Degl’Innocenti, Socio Datamantix srl Algoritmi per la profilazione. Modera Giuseppe Marinelli, tutor conference: Michela Silvestrin. RISONANZE con il pubblico: Massimo Conte.
La partecipazione è aperta a tutti, gratuita, previa iscrizione obbligatoria (i posti sono limitati) sul sito www.pordenonedesignweek.it
IL CICLO “RISONANZE” – Il titolo “Risonanze: uno sguardo sulle società post-virus e l’agenda dell’onu 2030 sulla sostenibilità” evidenzia come il ciclo non sia una mera trasposizione su un canale immateriale degli appuntamenti divulgativi previsti inizialmente dal progetto, quando avrebbe dovuto svolgersi in forma fisica, ma una nuova serie di momenti di riflessione. Il termine RISONANZA rimanda infatti a riflessioni su quanto l’impatto dell’emergenza Covid-19 in un dato settore abbia avuto delle ripercussioni sugli altri, come un’onda sonora generata dal movimento delle dita sul bordo di un bicchiere provoca la diffusione del suono dai bicchieri circostanti; l’espressione POST-VIRUS apre all’analisi di quanto il Coronavirus stia spingendo a riportare la dimensione dell’umanità al centro di ogni processo e a far superare la corsa all’innovazione a volte un po’ narcisa e fine a se stessa, tramutandola in un processo di evoluzione e trasformazione dell’oggi più attento a rispettare l’uomo e alla dimensione della funzionalità; infine il vocabolo SOSTENIBILITÀ, che in questo periodo si deve accendere ancora di più di significato nel guidare la progettazione di un futuro in cui il progresso sociale, l’abbattimento delle disuguaglianze, l’utilizzo proprio di fonti energetiche e delle risorse naturali, limitando sempre più i cicli che portano alla produzione di rifiuti inquinanti e valorizzando le produzioni in grado di generare nuovi prodotti con gli scarti della lavorazione di quelli precedenti o il recupero e la trasformazione di altri manufatti, siano i tratti centrali dell’auspicato sviluppo economico.
Ciascun webinar vede l’intervento di relatori di alto profilo, tra cui i massimi esperti a livello italiano negli ambiti design, architettura, management, imprenditoria, complessità, e-learning, ed è strutturato per offrire al pubblico un’esperienza interattiva: ogni incontro si apre, infatti, con un breve filmato di sintesi sul tema in esame, realizzato dagli studenti del Corso di Scienze e Tecnologie Multimediali dell’Università degli Studi di Udine – sede di Pordenone; prosegue con un dibatto con i relatori ospiti e si chiude con l’intervento di uno dei massimi esperti di reti dinamiche in Italia, il prof. Massimo Conte, che redige e genera una memoria visiva delle conferenze attraverso delle mappe grafiche cognitive dinamiche e interattive con il pubblico degli uditori.
“Il ciclo di webinar “Risonanze: uno sguardo sulle società post-virus e l’agenda dell’onu 2030 sulla sostenibilità” ha richiesto uno sforzo di riprogettazione non solo del metodo di realizzazione degli incontri ma un cambiamento dei temi che si andavano a indagare – ha dichiarato Giuseppe Marinelli, Direttore della Pordenone Design Week – Da sempre la filosofia della Pordenone Design Week intende la complessità come il “saper riparare un aereo in volo” e mai come oggi questo è diventato “reale”: i modelli cui eravamo abituati fino a gennaio stanno scomparendo e ci spingono a dover accettare nuove sfide all’insegna dell’incertezza e del cambiamento, al ridisegnare processi e progetti, al modificare il nostro rapporto con gli spazi e con il tempo, a reinventare i nostri ecosistemi. Sfide che cercheremo di approfondire in ogni webinar, grazie ai punti di vista di manager, consulenti, designer, architetti, imprenditori di vari settori, amplificando la fase di ascolto, per raccogliere il maggior numero spunti e suggerimenti utili a direzionare lo sguardo, il pensiero, l’apprendimento e poi le azioni”.