Si terrà il 6 dicembre a Pordenone, nella sala di Cinemazero, la première regionale di “La memoria della terra”, il documentario sugli ecomusei del Friuli Venezia Giulia curato dalla regista e sceneggiatrice friulana Roberta Cortella, storica firma della popolare trasmissione di Rai 3Geo, nell’ambito di un progetto coordinato dall’Ente Friuli nel mondo.
Realizzato con le riprese di Marco Leopardi, la voce narrante dell’attrice friulana Tiziana Bagatella e la collaborazione dei sette ecomusei regionali (Lis Aganis di Maniago, Ecomuseo delle Acque del Gemonese, Ecomuseo Val Resia, I Mistîrs di Paularo, Territori di Ronchi dei Legionari, Ecomuseo della Val del Lago di Bordano, Il Cavalîr-Cjase Cocel di Fagagna) il videoracconto (della durata di circa 50 minuti) è stato presentato la scorsa settimana in Consiglio regionale a Trieste.
Alla proiezione di Pordenone, con inizio alle 20.45, sarà presente, con la regista, anche il presidente di Friuli nel Mondo Loris Basso, reduce da un tour di presentazione in Lazio, con una doppia proiezione del documentario in anteprima, nelle sedi dei Fogolâr di Latina e di Roma.
A chiudere in Lazio e nella capitale, oggi, la presentazione di un altro cortometraggio, “Le radici enoiche della nostra terra”, realizzato anch’esso con il sostegno dell’Ente Friuli nel Mondo e dedicato al Consorzio delle Doc Fvg. Organizzato in collaborazione con la Contea dei Vini di Roma, l’evento si è tenuto a Palazzo Ferrajoli, sede di rappresentanza della Regione, in piazza Colonna, alla presenza di parlamentari (Aurelia Bubisutti e Daniele Moschioni), consiglieri regionali (Franco Iacop e Mariagrazia Santoro), del presidente del Consorzio Doc Adriano Gigante e della Contea dei vini Fabrizio Tomada. Collegati online i Fogolârs Buenos Aires e Montevideo. Nell’ambito della tre giorni, infine, spazio anche al video e di al libro celebrativo sul centenario (1922-2022) della Scuola del Mosaico di Spilimbergo, illustrati dal presidente Stefano Lovisoni e dal direttore Gian Piero Brovedani.
“Lavori come quelli che abbiamo presentato – spiega Basso illustrando le ragioni del tour – possono dare un grande contributo sia all’immagine e alla valorizzazione turistica e culturale della nostra regione”. Un lavoro di promozione che continuerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in Fvg e soprattutto fuori dai confini regionali e nazionali, nell’ambito di una mission che vede l’Ente Friuli nel mondo come “ambasciatore” della nostra regione in Italia e all’estero, forte di una rete che conta ben 140 Fogolâr e 20mila associati.