Quasi quaranta eventi realizzati, nuove attività, più formazione per gli operatori e una maggiore attenzione alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici anche attraverso l’internazionalizzazione, con i mercati esteri che diventano sempre più determinanti per la promozione dei brand dell’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia. A quasi un anno dal passaggio di consegne da Ersa a PromoTurismoFVG, che ha preso in carico oltre alla gestione degli appuntamenti, in particolare la valorizzazione della strategia che punta ad aumentare la visibilità dei brand-prodotto sul territorio e oltre i confini nazionali e internazionali, è tempo di bilanci per l’Ente regionale del turismo che, in occasione della conferenza stampa di presentazione di IWINETC – importante incontro in programma il prossimo marzo, dal 24 al 26, che vedrà riunire in Friuli Venezia Giulia esperti del turismo enogastronomico provenienti da tutto il mondo – presenta numeri, obiettivi raggiunti e novità che guideranno il 2020.
Il bilancio, alcuni numeri
Da gennaio PromoTurismoFVG è diventata la cabina di regia di buona parte delle attività legate all’enogastronomia: dopo aver proceduto alla segmentazione in base al livello di attrazione turistica, valorizzazione territoriale e impatto economico, è stata operata una scrematura dei 32 eventi “ereditati” e la realizzazione di ulteriori 13 nuovi appuntamenti con al centro la promozione dei brand e del Friuli Venezia Giulia in una fascia sempre più internazionale. Una decina, invece, gli appuntamenti per la formazione degli operatori, in aggiunta al lavoro che viene portato avanti per il rafforzamento dei prodotti enogastronomici e dei luoghi tipici come veri e propri brand da “commercializzare”.
Un bilancio positivo, dunque, chiude i primi undici mesi di attività di PromoTurismoFVG condivisi di concerto con l’assessorato alle Risorse agroalimentari e il tavolo di lavoro composto dai massimi esponenti dl settore a livello regionale, con l’intensificazione della promozione, manifestazioni in continuità con il passato e nuove occasioni per far conoscere le eccellenze.
Attività ed eventi ad alto potenziale turistico
Artigiano in fiera, Cheese, Giro d’Italia femminile, Filari di bolle, Cucinare, Sapori ProLoco, Collisioni Friuli Doc, pordenonelegge: queste le manifestazioni a carattere nazionale e regionale che sono state individuate da PromoTurismoFVG come occasioni in grado di attirare turisti e valorizzare il territorio. Altri sono stati classificati come grandi eventi, appuntamenti strategici e ad elevato impatto turistico e, in particolare, Barcolana, Ein Prosit e Gusti di frontiera, sui quali PromoTurismoFVG ha deciso di puntare e manterrà anche per il prossimo anno alta l’attenzione. A questi si aggiunge una migliore promozione del territorio in chiave enogastronomica per cui l’Ente, nel 2019, ha deciso di investire su Me.me, mese del FVG a Mestre e Venezia, sul posizionamento del Friuli Venezia Giulia in Austria, Germania e Svizzera per l’offerta enogastronomica di alto profilo attraverso la rivista Falstaff e la collaborazione con la Camera di commercio italiana a Monaco di Baviera, senza dimenticare l’operazione Usa che ha interessato la regione lo scorso mese di ottobre, con la promozione dell’enogastronomia nei negozi Eataly degli Stati Uniti, e Taste of London, prima assoluta a Londra a giugno. Sempre nel 2019, PromoTurismoFVG si è occupata dell’organizzazione di Wine around a Lignano, Meeting Rimini, Coppa del mondo di tiramisù, missione in Giappone (in riferimento al gemellaggio dei monti Fuji / Zoncolan), AuthenticFriulano a Monaco, Settimana della Cucina Italiana a Praga, Merano Wine Festival, Divino in Valpolicella e tanti altri eventi regionali, come la Maratonina di Udine, Oleis, Filo dei Sapori, Enjoy Collio, Mare e Vitovska, Terranum, Sapori nelle Valli, in cui si è puntato sulla promozione turistica e della Strada del Vino e dei Sapori.
Sul fronte operativo l’azienda ha predisposto un nuovo piano media, la formazione degli operatori – con l’attivazione di dieci corsi indirizzati agli addetti ai lavori – il nuovo logo, il sito dedicato agli agriturismo e una nuova progettazione degli stand di promozione enogastronomica. Anche le attività in collaborazione con AgriFoodFVG sono servite e serviranno a rafforzare il piano di promozione e internazionalizzazione.
La strada del Vino e dei Sapori
Nato nel 2017 come un progetto che vedeva 222 partecipanti, oggi conta ben 307 aderenti di cui 144 aziende Wine, Beer & Spirits (aziende vitivinicole, birrifici e agribirrifici, distillerie), 118 realtà Taste (ristoranti, agriturismi, enoteche, gastronomie), 47 Food & Crafts (aziende agricole e artigiane) e 7 Tour & Experience. Il progetto, che divide il territorio in sei “percorsi” uniti idealmente da un’unica strada ad attraversare l’intera regione, vede la concentrazione maggiore di aziende sui colli (139), seguita dalla montagna (43), la riviera (37), il fiume (36), la pianura (24) e il Carso (30). In un anno sono stati organizzati 12 appuntamenti e diverse iniziative che uniscono enogastronomia e territorio come Pic&Taste, Football&Taste, Sea&Taste e Ski&Taste e sono state distribuite oltre 16mila copie della guida in sei mesi, 8mila in versione italiana, 5mila in inglese e 3mila in tedesco.
Tra le alternative proposte e che hanno riscosso maggiore apprezzamento sicuramente il Passaporto della Strada del Vino e dei Sapori, un passe-partout che ha offerto a più di mille turisti l’opportunità di entrare in contatto diretto con almeno una delle cantine del Friuli Venezia Giulia, con la maggior parte che ha ultimato il percorso di tre tappe ricevendo in omaggio una bottiglia di vino. Un’iniziativa che piace ai turisti non focalizzati solo sul vino, che dà l’opportunità di visitare zone di produzione, ma anche località e destinazioni culturali su tutto il territorio regionale.
Dove migliorare
Il Friuli Venezia Giulia riceve sempre più apprezzamento sul fronte dell’enogastronomia, ma la strada da percorrere è ancora lunga se si guarda ai numeri. Intesa Sanpaolo ha realizzato uno studio dal titolo “Lo sviluppo del territorio montano e pedemontano” che mette in luce la relazione tra l’eccellenza dell’industria agroalimentare e il turismo enogastronomico: i turisti enogastronomici sono in crescita, nel 2018 sono saliti al 35% rispetto al 27% dell’anno prima, più di un italiano su tre viaggia seguendo questo filone e suscitano grande interesse le esperienze, con in primis i luoghi di produzione, tra aziende agricole, cantine e caseifici. Se per la ristorazione la regione è quasi in linea con le altre, rallenta però sulle degustazioni nelle cantine, che non tagliano nemmeno il traguardo del 10%, contro il 42% del vicino Veneto. Per questo tra le varie attività in programma per il prossimo anno l’Ente punterà sulla formazione degli operatori: finora la partecipazione degli aderenti è ancora troppo scarsa, come anche la adesione di strutture della montagna alla Strada del Vino e dei Sapori e la presenza dei fruitori ad alcune attività e iniziative (Football&Taste e Ski&Taste), per le quali il format, con l’anno nuovo, sarà ripensato e riformulato per incontrare un maggior apprezzamento da parte del pubblico non solo dei turisti, ma anche del Friuli Venezia Giulia. Futuro e cosa migliorare.
Se il 2019 ha visto PromoTurismoFVG protagonista in numerose attività, anche il 2020 sarà un anno ricco di proposte sul fronte dell’enogastronomia. Diversi i Paesi target nei quali consolidare la presenza o affacciarsi, tra i quali, accanto all’Europa, in cui l’Ente continua a guardare con interesse soprattutto a Austria, Germania, Paesi del Nord, Regno Unito e Repubblica Ceca, si affiancano Giappone e Stati Uniti. Per quanto riguarda gli eventi, infatti, nel 2020 si volerà ancora in Giappone – che a giugno ospiterà le Olimpiadi – e negli Stati Uniti, per la formazione del personale e la presentazione dei prodotti e delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia. Non mancherà infine l’attenzione sul mercato italiano, con un focus principale sulla città di Milano.