“Essere pellegrini oggi assume un significato profondo e importante, soprattutto perché siamo reduci da due anni di pandemia, di cambiamenti, di perdita di contatto con le persone e con i luoghi e il cammino offre un viaggio alla riscoperta soprattutto dei propri valori interiori, apprezzando al contempo il gusto lento dei luoghi di culto, di storia, di antica cultura”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenuta ieri sera a Roma, all’Istituto SS. Maria Bambina, all’evento conclusivo del Pilgrimage Promotion Tour 2022 (PPT 2022), l’iniziativa promozionale triennale organizzata per far conoscere l’antica via di cultura e di fede Romea Strata.
Il progetto Romea Strata, ideato da don Raimondo Sinibaldi, è iniziato simbolicamente dal Friuli Venezia Giulia, da Aquileia, nel giugno del 2019 con l’avvio dell’iter per l’ottenimento della certificazione di itinerario culturale del Consiglio d’Europa come il Cammino di Santiago e la Via Francigena.
“Il Friuli Venezia Giulia è la porta d’ingresso italiana della Romea Strata, che è uno strumento di valorizzazione delle eccellenze territoriali. Questo è l’unico cammino internazionale a Nord Est d’Europa che dal Mar Baltico conduce a Roma attraverso una rete di percorsi sulle orme degli antichi pellegrini e viandanti che avevano come meta la tomba di Pietro e Paolo”, ha spiegato l’assessore Zilli, portando il saluto del governatore Massimiliano Fedriga e di tutta l’Amministrazione regionale.
“In Italia il percorso coinvolge 185 Comuni e 335 parrocchie e cinque regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lombardia, per la provincia di Mantova, e Toscana dove si congiunge con la Via Francigena per arrivare a Roma. Una grandissima opportunità di scoperta che rappresenta un valore dal punto di vista religioso, ma anche in termini di patrimonio culturale e turistico: l’obiettivo è di valorizzare le aree periferiche, i nostri comuni più piccoli, che sono scrigni di tesori preziosi e cuore pulsante e vitale di un’Italia dalle mille sfaccettature, legata alla sua tradizione di fede, che non va dimenticata ma valorizzata per non perdere l’identità comune di essere figli della nostra storia”.
“La Regione riconosce ai Cammini reali potenzialità di sviluppo, che si traduce in opportunità per far conoscere il Friuli Venezia Giulia attraverso il turismo lento, dando risposte ad una sempre più diffusa richiesta di percorsi che tengano conto di una modalità antica e nuova al tempo stesso di vivere il tempo libero, ma anche spirituale e culturale” ha assicurato Zilli.
“Inoltre – ha aggiunto l’assessore -, dal punto di vista finanziario sono stati previsti ulteriori 47 milioni di euro dalla Programmazione europea e dal Pnrr per la rete della mobilità ciclabile, che può essere vista come completamento naturale al turismo lento e per i Cammini, in particolare per il Sentiero del Pellegrino, l’ultima parte del Cammino Celeste che arriva sul Monte Lussari”. Come ha evidenziato Zilli “il Pilgrimage Promotion Tour è un’iniziativa particolarmente interessante, perché coinvolge realtà ecclesiali, amministrative, religiose e comunità locali, nella consapevolezza che questa via, oltre alla valenza culturale, spirituale, naturalistica, rappresenta anche uno stimolo per lo sviluppo economico delle aree attraversate”.
“Il passo lento del cammino o della pedalata in bicicletta ci accompagnano alla riscoperta della nostra storia e dei tesori locali ancora nascosti nei nostri paesi e territori, e le possibilità che derivano da progettualità come questa, costruita tassello dopo tassello dalla lungimiranza e dalla volontà di don Raimondo Sinibaldi, siano la chiave per suscitare la curiosità in tutti noi e altresì occasione per il rilancio di aree, sì marginali, ma ricche di storia e scommessa per il futuro”.
In Friuli Venezia Giulia sono presenti molteplici percorsi spirituali, storici e tematici (Cammino Celeste, Cammino delle Pievi della Carnia, Cammino di San Cristoforo, Romea Allemagna, Romea Aquileiese, Romea Julia Augusta, 44 chiese votive delle Valli del Natisone, Via Flavia, Cammino di San Martino, Cammino di Sant’Antonio, Via del Tagliamento).
“I percorsi di cammino, tra cui quelli inseriti nel progetto Romea Strata, sono legati a una forma di turismo che ha sempre più riscontro ed è destinato ad avere un importante ruolo accanto a quello tradizionale, legato a montagna e mare. La Regione Fvg sta cogliendo questa opportunità con un sostegno fattivo, basato anche su norme ad hoc promosse dal sottoscritto”, afferma il consigliere regionale Franco Mattiussi (Forza Italia), che ieri ha presenziato all’evento.
“Nell’occasione – sottolinea Mattiussi – è stata presentata la candidatura al Consiglio d’Europa della Romea Strata per il riconoscimento di itinerario culturale europeo. Il percorso parte dal mar Baltico e arriva fino a Roma toccando Aquileia, per un totale di oltre 4 mila chilometri attraverso Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia. L’appuntamento di martedì a Roma è coinciso con l’arrivo dei pellegrini provenienti dai vari stati coinvolti, che hanno partecipato, dal 14 maggio al 27 giugno, al Pilmigrage promotion tour, che quest’anno ha interessato il tratto italiano da Aquileia a Roma”.
Mattiussi ha seguito la riscoperta della Romea Strata sin dai tempi in cui era vicepresidente dell’allora Provincia di Udine, che era capofila del progetto di valorizzazione del percorso che incrocia fede, cultura e turismo lento, reso nuovamente percorribile dalla fondazione Homo viator-San Teobaldo di Vicenza. Il presidente di quest’ultima, don Raimondo Sinibaldi era presente lunedì a Roma con il consigliere Mattiussi, l’assessore regionale Barbara Zilli, il rappresentante della Santa Sede presso l’Organizzazione mondiale del turismo e presso l’Istituto europeo degli itinerari culturali, monsignor Maurizio Bravi, l’ambasciatore dell’Unione europea presso la Santa Sede, Alexandra Valkenburg-Roelofs, e l’ambasciatore della Repubblica Ceca (per la convenzione con il cammino dei ss. Cirillo e Metodio).
“Progetti come questi – osserva Mattiussi – fanno crescere il senso di appartenenza all’Europa e consentono di intrecciare al meglio aspetti culturali e religiosi, con ricadute turistiche che non vanno trascurate, bensì colte sino in fondo. Il Fvg è capofila delle sette Regioni attraversate dalla Romea Strata”.
Mattiussi aveva promosso, in occasione della legge di Stabilità 2021, le norme per la creazione della Rete dei cammini Fvg, in risposta all’esigenza di regolamentare e supportare questo tipo di iniziative, considerando che negli anni sono proliferate. “C’è grande richiesta di questa forma di turismo lento, esperienziale ed emozionale – aggiunge Mattiussi -, scelta da sempre più persone, anche dall’estero, e che non è limitata soltanto ai cammini religiosi, ma anche di altro genere, per esempio enogastronomico o storico. I percorsi di cammino internazionali hanno grandi potenzialità e, come dimostra Romea Strata, alcuni possono ambire a un riconoscimento europeo, con al centro la nostra regione”.