Estate a pieno regime sulla costa istriana e così gli operatori turistici sperano di recuperare ospiti stranieri in una stagione ancora tutta in salita. Infatti, per il turismo croato le stime più pessimistiche parlano di un crollo dell'80% degli arrivi a causa delle restrizioni e anche semplicemente dei timori dai mercati di tradizionale provenienza della clientela consolidata, come l'area tedesca. Non per questo, comunque, l'offerta ha gettato la spugna, anzi. È il caso del gruppo turistico Maistra, che per agosto e settembre sta registrando segnali incoraggianti.
“A Rovigno e Orsera – spiegano dal gruppo Maistra - sono state aperte quasi tutte le nostre strutture: abbiamo cominciato con i campeggi in maggio e poi continuato con gli alberghi. A Dubrovnik abbiamo invece iniziato con l'apertura graduale degli hotel. Tutte le nostre strutture operano in conformità con i protocolli indicati dalle istituzioni sanitarie competenti”.
A Zagabria sono attualmente aperti gli hotel Westin e International, mentre l'apertura delle restanti strutture nella capitale croata dipenderà dalle prenotazioni.
“Data l'entità della crisi economica causata dal coronavirus e l'enorme danno arrecato al turismo in particolare, le stime attuali salgono all'80% - continua da gruppo - finora è difficile dire qualcosa di preciso sull'esito di questa stagione turistica. Le prenotazioni per agosto e settembre sono però incoraggianti, ma tutto dipende dalla situazione epidemiologica nei Paesi che sono i nostri principali mercati di provenienza degli ospiti, le regole per attraversare le frontiere, il recupero dei voli da parte delle compagnie aeree, che è particolarmente importante per portare gli ospiti nel sud della Croazia”.
Nella foto il panorama su Rovigno dalla terrazza del nuovo Grand Park Hotel