Mercoledì 1 maggio torna l’appuntamento con la 15a edizione di Ville aperte, la manifestazione realizzata in collaborazione con Itineraria – Associazione Guide Turistiche Autorizzate per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, nata nel 1993 con la missione di sviluppare e promuovere il turismo culturale in regione, impegnata nella valorizzazione della regione con mostre, pubblicazioni, ricerca storico-artistica ed elaborando itinerari antichi e nuovi, percorsi didattici, archeologici, storico-artistici, letterari e a tema, nei castelli e nelle ville. Tra i suoi obiettivi ha anche quello di coniugare i vari aspetti della cultura con l’enogastronomia.
Ogni anno, nella giornata del primo maggio, sono impegnate oltre un centinaio di persone per l’iniziativa, operatori del settore e molti volontari. Con le visite guidate, mostre e mercatini, gite e degustazioni, il territorio offre ai visitatori un gioioso ‘pellegrinaggio culturale’ di villa in villa, con una sosta ristoratrice con specialità tradizionali nei numerosi agriturismi, trattorie e osterie con cucina. Negli anni si sono registrati numerosi i visitatori da regioni e paesi contermini come Veneto, Carinzia e Slovenia, interessati alle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio ma anche alla nostra enogastronomia.
Nelle ville, più di trenta guide turistiche autorizzate saranno presenti per guidare con competenza e professionalità i visitatori. La manifestazione Ville Aperte rende possibile la visita di ambienti privati, solitamente chiusi al pubblico per la gran parte dell’anno. Sono luoghi per la maggioranza abitati, perciò necessitano una maggiore cura e attenzione durante la visita, un’attenzione che si trasforma soprattutto in rispetto verso i proprietari e per gli edifici con la loro straordinaria storia e cultura.
L’ingresso alle ville è libero, non a pagamento e così pure le visite guidate.
Obiettivi primari dell’iniziativa sono quelli di diffondere capillarmente la conoscenza culturale ed economica del territorio, offrire alle famiglie un’opportunità valida per trascorrere una giornata diversa, in spensierata armonia, con svaghi divertenti e allo stesso tempo arricchenti, forti dell’idea che il turismo-culturale debba svolgere anche una funzione sociale, oltre che intellettuale e di intrattenimento.
La storia della Villa
La storia della Villa è molto antica. Nasce come azienda produttiva e di vacanza estiva nel mondo romano, quale fenomeno politico, sociale e agricolo. Nel basso Medioevo, a causa delle continue incursioni e devastazioni barbariche, si trasforma spesso in monastero fortificato che traghetterà la cultura classica, anche agricola, all’alto Medioevo e infine all’Umanesimo quando, le campagne tornate sicure da invasioni e incursioni, la Villa rinascerà in tutta la sua bellezza prima nel Lazio, poi in Toscana, dove i Medici saranno grandi sponsor e mecenati e il Vignola uno degli architetti di fama. Approda quindi in area veneziana con la rinascita cinquecentesca e Venezia ne affiderà a Palladio l’architettura. Seguirà un’espansione dinamica, che si concluderà solo nell’Ottocento, come fatto culturale ed economico insieme.
L’epilogo della villa nell’Ottocento è lo specchio della fine dello stretto legame tra forma, funzione, stato e orientamento politico, filosofico e religioso che coincide con la fine dell’interesse dello storico dell’arte dedito alla Storia. La nuova Borghesia, che compie un secolo dal suo esordio, trova il suo stile nella modernità che si traduce nell’estetica del design. L’arte non esprime più un’idea intellettuale, un ideale filosofico e religioso. Con il tramonto della concezione filosofica, religiosa, politica e spirituale della vita, l’edilizia oggi si è trasformata in un compito meramente formale.
Le moderne tenute che ancora oggi svolgono una funzione tradizionale produttiva, puntano meramente al successo economico, alla massimizzazione degli utili, optando al meglio per un design costoso di forme e materiali rappresentativi. Nulla a che vedere con la concezione della villa come opera d’arte complessa, rappresentante di un’epoca, espressione di un intero mondo culturale, religioso e soprattutto spirituale.
ELENCO DELLE VILLE CHE PARTECIPANO ALL’EDIZIONE 2019
Castello di Buttrio, via Elio Morpurgo, 9, Buttrio (Ud)
Villa di Toppo Florio, via Elio Morpurgo, 6, Buttrio (Ud)
Villa Caimo Dragoni Florio Danieli, via Florio, 18, Buttrio (Ud)
Abbazia di Rosazzo, piazza Abbazia, 5, Rosazzo di Manzano
Casa Forte Nussi Deciani, via dei Ronchi, 12, Case di Manzano (Ud)
Villa de Marchi Ottelio, località Ottelio, 1, Manzano (Ud) (accesso da Buttrio, via Rieppi)
Villa Romano, via S. Tommaso, 8, Case di Manzano (Ud)
Casa Poz, via Lumignacco, 40, Risano di Pavia di Udine (Ud)
Villa Agricola Pighin, via della S.S. Trinità, 1, Risano di Pavia di Udine (Ud)
Villa Frattina Caiselli, piazza della Vittoria, 1, Percoto di Pavia di Udine (Ud)
Villa Merlo Dragoni Giacomelli, via Libertà 4, Lovaria di Pradamano (Ud)
Villa Giacomelli, via Roma 47, Pradamano (Ud)
Braida Coppetti, via Natisone, 1, Leproso di Premariacco (Ud)
Rocca Bernarda, via Rocca Bernarda 27, Ipplis di Premariacco (Ud)
Villa Petricich Cantarutti, via Paolo Diacono, 31-b, Firmano di Premariacco (Ud)
Villa de Brandis, via Roma, 117, San Giovanni al Natisone (Ud)
Le visite guidate alle dimore storiche si svolgono dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00. La manifestazione si conclude alle ore 18.00
SONO INOLTRE VISITABILI I SEGUENTI SITI:
Area archeologica del Castello di Manzano, via Belvedere, Manzano (Ud)
Atelier di Renato Paoluzzi in Villa Maseri, via Poggiobello, 16, Oleis di Manzano (Ud)
Chiesetta SS. Trinita’, via SS. Trinità, 17, Risano di Pavia di Udine (Ud)
Numerosi sono gli eventi che si svolgeranno nelle ville e in tutto il territorio come da programma.
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