Ryanair ha comunicato che dal 18 e fino al 31 gennaio ridurrà il proprio operativo, fino a che le misure restrittive e i vari lockdown dei Governi non saranno revocati. Solo per il mese di gennaio, la previsione per la low cost irlandese non è assolutamente rosea: si parla di 1,3 milioni di passeggeri in meno rispetto a gennaio 2020, quando ancora la pandemia non era arrivata in Europa.
Oltre al taglio dei voli, in previsione c’è anche l’abbandono, almeno temporaneo, di 11 scali. Questo significa che in questo lasso di tempo nessun volo Ryanair partirà o atterrerà negli aeroporti colpiti dalle misure restrittive che sono: Alghero, Cuneo, Trieste, Ancona, Rimini, Genova, Parma, Pescara, Perugia, Crotone e Comiso.
La compagnia ha fatto sapere che i clienti che avevano acquistato un biglietto riceveranno una mail per chiedere il rimborso oppure cambiare gratuitamente la data del viaggio.
Per il Trieste Airport, la decisione interessa i collegamenti con Londra (per altro già in difficoltà a causa delle misure restrittive) e quelli nazionali con Bari, Cagliari, Catania, Napoli e Palermo.
Nello scalo di Ronchi, quindi, al momento restano attivi il doppio collegamento quotidiano Alitalia con Roma e quello bisettimanale con Trapani, gestito da Tayaran Jet.