Una buona notizia per il ripascimento della spiaggia lignanese: entro la primavera, circa 20 mila metri cubi di sabbia potranno essere prelevati dall’area dell’ex spiaggia per i cani e trasportati – attraverso l’utilizzo di autocarri e rimanendo all’interno dell’arenile – nella zona che va dal Faro rosso alla Terrazza a mare.
L’amministrazione comunale aveva annunciato questa possibilità – ora divenuta concreta – alla fine dello scorso novembre. In tale occasione, il sindaco Luca Fanotto aveva sottolineato il valido lavoro di proposizione da parte dell’assessorato all’ambiente e ai lavori pubblici guidato da Manuel Rodeano.
Quest’ultimo infatti, ha sottoposto negli ultimi mesi alle Direzioni Regionali di Ambiente e Lavori Pubblici della Regione un’ipotesi per il ripascimento che non era ancora mai stata valutata, ipotesi che prevede l’utilizzo come cava di prestito dell’area in concessione al Comune di Lignano e insita, per l’appunto, nell’area dell’ex spiaggia dei cani. Una cava “naturale” che si è creata spontaneamente negli ultimi quindici anni.
Questo intervento si aggiunge a quello previsto per il prossimo aprile da parte della Regione che riguarderà ulteriori 37 mila metri cubi.
Cifre significative quindi che dovrebbero riconfermarsi anche in futuro, visto che – ha sottolineato Rodeano “la zona in cui si andrà a prelevare la sabbia si alimenterà da sola grazie alle correnti e in un paio di anni sarà nuovamente in grado di offrire ulteriori cubature”.
La proposta di Rodeano non ha incontrato ostacoli in Regione e il Comune può oggi “offrire” ai concessionari una strada spianata per ciò che concerne le complesse autorizzazioni necessarie a procedere.
Già ieri, Rodeano ha illustrato la situazione alla presidente del Consorzio Spiaggia Viva Donatella Pasquin. “Un incontro positivo – continua Rodeano – al quale faremo seguire, prossimo 25 gennaio, una conferenza dei servizi che coinvolgerà i concessionari spiaggia, l’agenzia doganale, la capitaneria di porto e il demanio. Nel frattempo, l’ufficio ambiente del comune è già da tempo al lavoro per l’analisi delle procedure”.
17 gennaio 2013