In soli 14 giorni, a novembre dell’anno scorso, aveva commesso più di 40 furti distribuiti nelle provincie di Pordenone, Treviso, Venezia e Mantova. Con un solo forellino sugli infissi riusciva a entrare nelle case, depredandole. Nel Friuli Occidentale aveva principalmente colpito a Palse di Porcia.
Eduard Trushi, 32enne cittadino albanese senza fissa dimora, il 22 novembre a Conegliano era stato bloccato all’interno del supermercato Conè mentre stava organizzando il successivo progetto delittuoso.
Le indagini, denominate ‘Giorgione’ e condotte dai Carabinieri di Sacile, coordinati dal Procuratore di Pordenone Federico Facchin, si sono concluse in questi giorni con la notifica a Trushi, recluso in carcere a Pordenone, dell’avviso di conclusione delle indagini. Un’operazione che si è rivelata complessa in quanto l’uomo era solito viaggiare su auto rubate, che parcheggiava distante dai luoghi dove poi commetteva i furti, muovendosi a piedi anche per chilometri attraverso la campagna.
Solo lo stretto monitoraggio cui è stato sottoposto ha permesso di raccogliere nei suoi confronti elementi determinanti per potergli contestare i furti; è stato inoltre possibile individuare il suo nascondiglio: una scuola dismessa a San Vendemiano, in provincia di Treviso, dove portava la refurtiva, gran parte della quale è già stata restituita ai proprietari.
Trushi era già noto alle forze dell’ordine, in quanto era stato condannato per analoghi delitti commessi in Piemonte e Lombardia. Espulso a settembre 2017 dal territorio nazionale, è rientrato in Italia in clandestinità continuando a delinquere.