Il Tricolore sulla bara, accanto al capello della Polizia di Stato e al caschetto da volontaria della Protezione civile. Sono stati celebrati questa mattina, in Duomo a Cividale del Friuli, i funerali di Elena Lo Duca, la 56enne coordinatrice della Protezione civile di Prepotto e Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato di Cividale, morta giovedì scorso dopo essere stata travolta da un albero nel rogo divampato a Cialla.
Accanto alla bara c’erano i colleghi della Polizia di Stato e i volontari della Protezione civile, che hanno organizzato poi il picchetto che ha salutato il feretro all’esterno della chiesa.
Centinaia di persone hanno preso parte alla funzione solenne, per testimoniare la loro vicinanza ai parenti e agli amici della 56enne; è stato allestito anche un maxi schermo per consentire a tutti di assistere alle esequie.
Una morte, quella di Elena Lo Duca, che ha destato profondo cordoglio in tutte le persone che la conoscevano e hanno voluto ricordarla come una donna forte e coraggiosa, che non si tirava mai indietro quando c’era bisogno di aiuto.
La cerimonia funebre è stata officiata dal Vicario del Vescovo di Udine, monsignor Guido Genero assieme al Cappellano della Polizia di Stato, don Olivo Bottos e al parroco di Prepotto, Padre Andrea Cereser.
Tante le fasce tricolori – con le prime cittadine di Cividale, Daniela Bernardi, e di Prepotto, Mariaclara Forti, che hanno proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali – ma anche le divise e le istituzioni, dal vicecapo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Immacolata Postiglione, al Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, passando per il governatore Massimiliano Fedriga, il suo vice, Riccardo Riccardi, il direttore della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei, il Prefetto di Udine Massimo Marchesiello e il Questore di Udine Manuela De Bernardin Stadoan.
Fedriga, al termine della funzione, ha parlato di una giornata dolorosa ma anche “dell’importanza dell’esempio che ha dato Elena e che danno tutti i volontari, ovvero quello di mettersi a disposizione delle proprie comunità come un dovere. Credo che questo sia il tratto distintivo della nostra Protezione civile e sia scritto proprio nella sua storia”.
Ai parenti, il governatore ha espresso la vicinanza di tutta la Regione per la perdita di una mamma, una moglie e una figlia.
Molto commosso il vicepresidente Riccardi che aveva conosciuto personalmente Elena Lo Duca. “Il primo incontro era stato uno scontro, non di quelli fini a sé stessi, ma di quelli che poi costruiscono stima. Era una guerriera. E, come ha ricordato il marito, ci lascia un’eredità che tutti dobbiamo raccogliere e portare avanti”.
⚫️⚫️⚫️L’affetto, la riconoscenza e la gratitudine della #ProtezioneCivile e della @poliziadistato a Elena Lo Duca, coordinatrice del Gruppo comunale di Prepotto, e poliziotta deceduta durante le operazioni di bonifica di un incendio. Oggi nel Duomo di Cividale del Friuli. pic.twitter.com/f1FfJJfP0Y
— Riccardo Riccardi (@Riccardi_FVG) July 28, 2022
I lavori del Consiglio regionale si sono fermati per consentire la partecipazione al funerale di tutta la Giunta.
“Essere sempre noi stessi, anteponendo l’interesse comune a quello personale. E’ questo – ha detto il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin – l’insegnamento che Elena Lo Duca ci lascia in eredità e che dobbiamo coltivare con umiltà, traendo spunto dalla sua forza, dal suo impegno, dal suo entusiasmo in un mondo che purtroppo non finisce mai di stupire per la sua crudeltà”. Questa la riflessione del presidente del Consiglio regionale, che aveva avuto modo di conoscere la vittima durante la cerimonia in cui era stata insignita del cavalierato e che ha deciso di rimandare al pomeriggio la seduta del Consiglio regionale per permettere ai rappresentanti delle istituzioni di partecipare ai funerali.
“Grazie alla forza e all’impegno di Elena e dei tanti volontari di Protezione civile che, come lei, si sono messi a disposizione degli altri – ha commentato il governatore Fedriga – siamo considerati un esempio a livello internazionale per quanto possiamo garantire al nostro territorio e alla nostra comunità”. “Volontariato – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – che qui in Friuli Venezia Giulia viene vissuto come una missione e non come un passatempo, come un dovere nei confronti delle persone che necessitano di aiuto”.
Tra i vari interventi, particolarmente commoventi le testimonianze d’affetto espresse dal sindaco di Prepotto, Mariaclara Forti, e da Elisa Grosso, volontaria di Protezione civile del distretto Val Natisone, che hanno provocato applausi e lacrime per Elena e per tutto ciò che rappresentava.
“Accanto al dolore per la scomparsa di una persona che nella sua vita ha saputo distinguersi per generosità e attenzione nel portare il suo aiuto dove serviva, rimarrà il ricordo e l’esempio che Elena Lo Duca ha lasciato a tutti noi. Tutto il gruppo del Pd si stringe in questo momento tragico accanto alla sua famiglia”, afferma il consigliere regionale Franco Iacop (Pd). “Lo straordinario sforzo che volontari e professionisti stanno compiendo in questi giorni per domare gli incendi che hanno colpito la nostra regione e continuano a imperversare nel Carso isontino è qualcosa di impagabile e profondamente prezioso. Persone come Elena Lo Duca ci riempiono d’orgoglio, ma pensare a tragedie come queste fa raggelare”.