Quaranta nuovi professionisti in grado di prendere per mano il debitore e accompagnarlo lungo un percorso di graduale liberazione dell’esposizione. Saranno consegnati venerdì 1 luglio alle 15 a palazzo Badini i diplomi ai 40 avvocati che hanno seguito l’apposito corso per diventare ‘gestori della crisi’. Si tratta di una figura innovativa che studia i singoli casi di sovraindebitamento di privati, piccole aziende e artigiani per individuare la migliore soluzione possibile. Le lezioni sono state promosse dal Consiglio dell’ordine forense di Pordenone in collaborazione con l’Università di Padova. Già da alcuni mesi è stato attivato in città uno speciale organismo che sta affrontando i primi numerosi fascicoli.
L’organico iniziale di 5 professionisti esperti in diritto commerciale e procedure fallimentari sarà quindi incrementato notevolmente. Il coordinamento scientifico è stato affidato agli avvocati Alvise Cecchinato e Marco Speranzin, quest’ultimo docente universitario, mentre la referente del Consiglio forense per le procedure di esdebitazione è Chiara Coden. “Il corso ci permette di rispondere in tempo reale alla crescente mole di istanze che arrivano ogni settimana alla camera – ha spiegato al proposito la presidente Rosanna Rovere -. Abbiamo puntato molto sulla preparazione dei gestori della crisi perché il livello di indebitamento di famiglie, imprese e privati ha raggiunto livelli record in Italia. Ora alla competenza si aggiungerà l’esperienza pratica sul campo. Siamo convinti di aver agito bene quando abbiamo deciso di costituire l’organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento di Pordenone. E’stato il primo a livello nazionale e di ciò ne andiamo fieri”.
Tra l’altro, a breve Parlamento e Governo dovranno mettere mano su alcuni decreti e proposte di legge per un ulteriore ampliamento della casistica attribuibile al gestore. E’ allo studio, almeno sulla carta, anche un iter che metta in preallerta le imprese in crisi, obbligate ad una sorta di concordato preventivo. E ciò prima che i mancati pagamenti crescano a tal punto da diventare intollerabili e creare danni a catena tra fornitori e creditori. Ma è ancora presto per capire in quale modo tali novità potranno incidere sulla vita di migliaia di pordenonesi e non solo. Nei prossimi anni verranno organizzati altri corsi di accreditamento ma anche di costante approfondimento.