Questa mattina, al Parco di San Valentino, il Questore di Pordenone Marco Odorisio e il Sindaco Alessandro Ciriani hanno illustrato il potenziamento dei servizi di controllo del territorio nei parchi cittadini attraverso l’impiego di pattuglie a cavallo della Polizia di Stato provenienti dalla Questura di Milano.
Il dispositivo di vigilanza e controllo delle aree verdi garantirà fino a inizio ottobre un ancora più capillare attività di prevenzione a favore delle persone, giovani, famiglie e studenti che frequentano e fruiscono appieno dei parchi, che fanno Pordenone una “città green” fra le prime in ambito nazionale oltre che europeo.
Sul territorio del capoluogo insistono ben sette parchi, quotidianamente vissuti dalla cittadinanza per fare sport, per ritrovarsi e per un momento di svago per le famiglie o come punti di aggregazione di giovani e studenti.
Proprio domenica 13 è stato riaperto al pubblico, dopo interventi di manutenzione, il Parco di San Valentino, che ha un’estensione di 70.000 mq, in pieno centro, vicino a numerosi istituti scolastici. In quest’ottica, quindi, su proposta del Questore e grazie al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stato potenziato e ottimizzato il “Piano Coordinato di Controllo del Territorio” con l’aggregazione all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico fino a lunedì 1° ottobre, di due unità a cavallo della Polizia di Stato della Questura di Milano.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per rimarcare che “la sicurezza a Pordenone è reale, non solo percepita” ha detto il questore. Risultato raggiunto, ha aggiunto Ciriani, “anche grazie a una costante e proficua collaborazione tra Questura e Comune, che pone la nostra città ai vertici nazionali delle classifiche sulla sicurezza. Se ciò avviene vanno ringraziati i cittadini ma pure l’attività delle forze dell’ordine, del questore, dei suoi uomini e donne. Certo, anche qui c’è qualche incivile, magari proprio nei parchi, e possono sempre esserci episodi di illegalità, ma non paragonabili a quelli di altre città. Le pattuglie a cavallo – ha aggiunto – oltre a fare un bell’effetto sono occhi in più per la sicurezza. Il presidio fisico rimane sempre fondamentale, non possiamo disseminare il territorio di migliaia di telecamere”.
Risolto problema organico Questura – Ciriani ha evidenziato anche un altro punto. “Vi ricorderete cinque anni fa gli accesi dibattiti politici sulla grave carenza di organico della questura pordenonese. In questi anni ci siamo impegnati per risolvere il problema. Siamo andati più volte a Roma per interloquire con governi di diverso colore e farci sostenitori delle esigenze della nostra polizia e della città. Oggi, grazie alla collaborazione tra Comune e Questura, l’organico è a pieno regime e si può garantire a Pordenone una sicurezza reale e effettiva”.