mentare il costo dei parcheggi a raso di piazza 1° Maggio a 1 euro e 20 centesimi l’ora, è una follia. A dirlo Vincenzo Tanzi, Consigliere comunale di FI.
“Già la città soffre in generale per il caro ticket della sosta e i cittadini preferiscono andare altrove a fare la spesa dove i parcheggi sono gratis – affonda Tanzi -, figuriamoci se invece di diminuire, questi rincareranno.
I ritocchi qua e là del ticket è l’ultima trovata dell’assessore Pizza. Una manovra creata ad hoc dalla maggioranza per giustificare l’investimento di oltre 12 milioni di euro del park di piazza 1°Maggio, un gioco a ribasso per evitare il flop e rimanga vuoto.
È’ una vergogna. Rendere appetibile cosa? Favorire la sosta nei parcheggi in struttura rendendolo più conveniente? Altra balla inventata.
La verità è che la gente preferisce gli stalli a raso, perché sono più comodi, più semplice nel parcheggiare l’autovettura e non sopportano di vedersi intrappolati nelle giostre dei parcheggi in struttura”.
“Altra giustificazione, la mobilità sostenibile – continua Tanzi -. Il rincaro o la diminuzione del costo del ticket centra ben poco. Per favorire e incentivare l’uso dei mezzi pubblici lo fai realizzando dei parcheggi scambiatori all’esterno del ring cittadino, utilizzando bus navette, e quant’altro e non un parcheggio sotto il colle del Castello a pochi metri dal centro storico. E chi insiste a chiamarlo parcheggio scambiatore, racconta solo bugie.
Tornado alle tariffe dei ticket, il concetto è un altro. Se voglio favorire il commercio, e portare la gente a fruire del centro, le politiche da attuare sono ben altre.
Altro che rincari, vanno diminuite indistintamente sia nei parcheggi in struttura sia in quelli a raso. Solo così crei concorrenza e invogli la gente a venire a Udine.
E sulla novità di addebitare il costo di mezz’ora in mezz’ora nei parcheggi in struttura è frutto di una nostra proposta, con un’interpellanza, depositata a palazzo d’Aronco già dal gennaio di quest’anno”.
“L’idea era nata dal semplice fatto che parcheggiare al Venerio per meno di venti minuti era costato 1 euro e 20 centesimi – conclude Tanzi -. Stessa cosa accadeva al park Tribunale, con una leggera differenza sulla tariffa oraria che di 1 euro.
Quindi, considerato che il Comune di Udine controlla la società Sistema sosta e mobilità (SSM S.p.A) mediante il possesso di una partecipazione societaria pari al 56,30% del suo capitale sociale, abbiamo chiesto di farsi promotori sensibilizzandola all’opportunità di introdurre anche nei parcheggi in struttura Venerio e Tribunale il metodo di pagamento del ticket applicando la tariffa minima, cioè il calcolo sulla frazione oraria sia per la sosta entro la mezz’ora e sia per l’utilizzo dei parcheggi nelle mezz’ore successive alla prima ora di sosta”.