Otto anni fa era stato accusato di essersi appropriato di 155mila euro del Comune di Dogna. Oggi il gup di Udine Emanuele Lazzaro, su richiesta dello stesso pm, lo ha assolto perché il fatto non sussiste.
Gianpaolo Peruzzi, di 67 anni residente a Tavagnacco, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La vicenda risale al 2012, quando l’allora sindaco di Dogna Gianfranco Sonego scoprì un buco di oltre 400mila euro nelle casse comunali. Nel 2014 Peruzzi, allora responsabile dei servizi finanziari del Comune, fu accusato di essersi appropriato di 155mila euro, dal 2003 al 2013, effettuando prelievi non rendicontati o senza alcuna giustificazione.
Il caso finì davanti alla Corte dei Conti, che nel 2018 condannò il Peruzzi a restituire al Municipio circa 32mila euro, ridimensionando le richieste della Procura. Due anni dopo, la Terza sezione d’appello della Corte dei conti assolse il dipendente comunale da quasi tutte le accuse, riducendo il risarcimento a 2.300 euro. Oggi l’assoluzione di Peruzzi, difeso dall’avvocato Daniele Liani.
“Sono felice – commenta Peruzzi – perché si è giunti a sentenza, dal momento che si rischiava di veder archiviato tutto per prescrizione. Ci tenevo a sentire la frase: assolto perché il fatto non sussiste”, conclude.